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Caterina Soffici per il “Fatto Quotidiano"
Come ogni anno, quando vengono pubblicati i bilanci della Corona britannica, si scatenano le polemiche. Ieri, puntuale, è arrivata la stoccata degli scozzesi, che vorrebbero tagliare gli appannaggi reali di circa un paio di milioni di sterline per l’anno prossimo. In nome della devolution.
E anche, come fanno notare i media britannici, come forma di sottile ripicca per quella frase dal sen fuggita alla Regina, alla vigilia del Referendum per l’indipendenza della Scozia, quando Elisabetta II esortò i sudditi a “pensare molto bene a quello che stavano per fare”, come a dire: non fatemi il brutto scherzo di disintegrare il Regno Unito, siate nazionalisti.
Anche allora furono polemiche, perché la regina, per il suo ruolo super partes, non potrebbe sussurrare consigli elettorali. I portavoce di Buckingham Palace non hanno commentato. Anche perché sono tutti a Berlino, per la visita ufficiale alla Merkel, e hanno altro a cui pensare (tra le cose buffe da segnalare, è stato consegnato un decalogo di comportamento davanti alla regina: si prega di parlare inglese e di non fare selfie).
REGINA ELISABETTA II, BUCKINGHAM PALACE
Sempre ieri la Bbc ha dato notizia di un possibile trasloco della regina da Buckingham Palace. La residenza reale ha bisogno urgente di lavori, soprattutto alle tubature e all’impianto elettrico e per bonificare pannelli di amianto. Alcune stanze non vengono ritinteggiate dal 1952, quando Elisabetta è salita al trono.
Così la sovrana potrebbe essere costretta a trasferirsi, forse al castello di Windsor. Per il momento, quello del trasferimento di Elisabetta, di suo marito Filippo e dei due figli, Andrea duca di York ed Edoardo conte di Wessex, da Buckingham Palace al castello che si trova a 40 km a sud di Londra, sembra essere solo un’ipotesi, Per quanto riguarda i lavori, si parla di 150 milioni di sterline, che sarebbero comunque finanziati dalle rendite della famiglia reale, gestite dalla Crown Estate, la società che amministra le proprietà della casa regnante brtiannica.
Carlo e Elisabetta d\'Inghilterra
Secondo quanto scrive il Telegraph, i lavori di ristrutturazione potrebbero durare un anno. Se Elisabetta dovesse effettivamente lasciare Buckingham Palace, si tratterebbe della prima volta che un sovrano lascia il Palazzo dal 1837, anno in cui venne designata ufficialmente come residenza ufficiale dalla regina Vittoria. Con un antico accordo stipulato 250 anni fa (per la precisione nel 1760) si è stabilito che tutti i redditi prodotti dalle terre e dal patrimonio della corona sarebbero andati al Tesoro. In cambio la monarchia avrebbe ricevuto un appannaggio fisso annuo.
Il patrimonio della regina ha raggiunto quest’anno il valore record di 11,5 miliardi di sterline (circa 17 miliardi di euro), facendo registrare un 16 per cento in più rispetto all’anno scorso (in linea con l’aumento dei prezzi delle proprietà immobiliari in Gran Bretagna).
LA REGINA ELISABETTA IL PRINCIPE FILIPPO CON CARLO E CAMILLA DI INGHILTERRA
Ma la regina, seppure proprietaria, non può vendere i suoi beni e incassa “solo” il 15 per cento dei profitti della Crown Estate. Quindi, tabelle alla mano, quest’anno la monarchia ha prodotto redditi per 285 milioni di sterline (420 milioni di euro).
Questi soldi sono incassati dal Tesoro, che ne ritorna alla regina una parte: l’anno scorso 37,9 milioni (di cui sono stati spesi 35,7), quest’anno saranno 40,5 e per l’anno prossimo è previsto un aumento a 42,8, proprio quello contestato dagli scozzesi. A conti fatti, fa bene la sovrana a chiamare la monarchia “La Ditta”.
CARLO E CAMILLA IN TOUR IN CANADA
Perché la corona fattura bene, rende parecchio e in pratica si mantiene da sola. Certo, nella pubblicazione della lista delle spese spiccano enormità come i viaggi del principe Carlo e della moglie Camilla (dal 28 ottobre al 5 novembre in Messico e Colombia per la mostruosa cifra di 446.159 sterline).
LA REGINA ELISABETTA TRA IL MARITO FILIPPO E IL PRINCIPE CARLOcarlo e camillaCARLO CAMILLA INDIA
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