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Alexandra Klausner per http://www.dailymail.co.uk/
Era osannata come regina del soul ma la cantante Nina Simone, famosa negli anni ’50 e ’60 per hit come “Don’t Let Me Be Misunderstood” e “My Baby Just Cares for Me”, era anche una donna profondamente complessata.
Nel documentario “What Happened, Miss Simone”, la regista Liz Garbus accende i riflettori sulla storia di Lisa, figlia della cantate, pronta a denunciare gli abusi subiti dalla madre quando era solo una bambina. Nel documentario, Lisa – 52 anni, cantante professionista - svela i segreti dei suoi tumultuosi rapporti familiari, diventati ancor più difficili dopo la separazione tra Nina Simone e il padre Andy Stroud.
Il trailer del documentario di Netflix:
Al momento del divorzio la star del jazz se ne andò, lasciando la figlia in custodia a una famiglia di amici, per tornare dopo un anno in preda ad una collera inspiegabile: “Nonostante fosse una famosa cantante jazz, blues, folk, R&B, gospel, pop, e un’attivista per i diritti sociali – afferma Lisa – mia madre soffriva di un serio disturbo bipolare”.
Quando Nina Simone tornò, Lisa fu costretta ad abbandonare la famiglia che la ospitava e a trasferirsi con lei, e fu allora che iniziarono gli abusi e le violenze che portarono la ragazzina a meditare il suicidio. La situazione divenne talmente insostenibile che, a soli 14 anni, Lisa decise di prendere un aereo per trasferirsi definitivamente a casa del padre a New York.
“Mia madre poteva trasformarsi in un mostro – confessa Lisa Simone – quando mi trovavo da sola con lei, avevo paura. Mi zittiva, mi picchiava in pubblico, era facile per lei prendersela con una bambina indifesa”, ha detto.
Durante la sua gioventù Lisa era costretta a seguire la madre in giro per il mondo, e quando osava lamentarsi o rifiutare veniva minacciata e picchiata. I segni di una vita errabonda lasciati sulla sua pelle sono evidenti: all’età di 7 anni aveva già cambiato 13 bambinaie, a 10 iniziò a lavorare, a 12 divenne l’accompagnatrice di sua madre prima di abbandonarla a 14 dopo essere stata picchiata.
Nina Simone si rifiutò di appoggiare la carriera della figlia prima nell’aeronautica militare e poi come cantante nel mondo della musica: “Mia madre era arrabbiata con il mondo – dice Lisa – ed io ero l’unica che le stava sempre in torno e con cui poteva sfogarsi. Dopo il divorzio si trasformò in qualcuno che non vorreste mai incontrare”.
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