
FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO…
Pietro Mancini per Dagospia
Per montare il bizzoso cavallo di viale Mazzini, Matteo Renzi è orientato a ordinare al ministro del Tesoro, l’imbelle Padoan, di rottamare Gubitosi e Tarantola, puntando sul nome di un "fantino" molto esperto e stagionato. Il prof. Franco Bassanini, 75 anni, milanese, un mese fa, sollevato, bruscamente, tra le polemiche, dal vertice della Cassa depositi e prestiti, è in pole position per occupare, dal prossimo 4 agosto, la poltronissima di nuovo amministratore delegato della Rai, percependo i relativi, molto cospicui, emolumenti.
Gubitosi incassava 650 mila euro annui, prima che il Consiglio di amministrazione della tv pubblica desse il suo ok alla decurtazione dei compensi sopra i 240 mila euro lordi annui, fissati come tetto per i manager pubblici dal governo.
Come nuova Presidentessa, al posto dell'attempata e deludente donna Anna Maria Tarantola, ex Bankitalia (366 mila euro annui, prima della spending review), si parla, con insistenza, di Luisa Todini, 49 anni, politica e imprenditrice delle costruzioni, presidente di Poste Italiane dal 2 maggio 2014. Eurodeputata di Forza Italia dal 1994 al 1999, dal 2012 al 2014 designata da Berlusconi come consigliera di Amministrazione della Rai.?
La guida della TV pubblica, dunque, dalle mani di un manager rampante, Luigi Gubitosi (succeduto alla berlusconiana Lorenza Lei), che Renzi non hai voluto ricevere, passerebbe a quelle di un personaggio "usato e sicuro".
Nella Prima Repubblica, dopo una breve militanza nel Psi e la brusca rottura con Craxi - il cui braccio destro, il corpulento Giorgione Gangi, lo schiaffeggiò nel Transatlantico di Montecitorio - dal 1979, Bassanini rimase, ininterrottamente, alla Camera dei deputati, fino al 1996, per cinque legislature.
Nel 1983 e nel 1987 venne eletto come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, del quale, tuttavia, non ha mai fatto parte. È rimasto, sempre, molto vicino a Giuliano Amato, ex socialista come Franco, bruciato, all'ambito traguardo del Quirinale, nel dopo-Napolitano, dal dc Sergio Mattarella.
È stato ministro della Funzione pubblica e degli Affari regionali nel primo governo Prodi e negli esecutivi D'Alema e Amato.
Con la moglie, donna Linda Lanzillotta, sposata in seconde nozze, oggi senatrice del PD, dopo essere stata prima ministra con Rutelli e nel 2013 nominata da Mario Monti a Palazzo Madama, Franco forma una delle coppie più influenti, nei salotti romani bipartisan, Capalbio compresa.
Dall'inizio del 2007, Bassanini si è riciclato come manager pubblico, facendo parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti, su designazione degli azionisti privati di minoranza della stessa (un gruppo di Fondazioni di origine bancaria).
Nel maggio 2007, è stato eletto Vicepresidente e, nel novembre 2008, quando a Palazzo Chigi c'era Berlusconi, Presidente della stessa Cassa Depositi e Prestiti, con uno stipendione da 331.000 euro all'anno.
Vanno aggiunti i 6176 euro mensili: il vitalizio da ex parlamentare di lungo corso. Ma ha detto di non aver percepito la mega-liquidazione dalla CDP e di aver rifiutato proposte molto remunerative.
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