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Da “la Stampa”
L’argomento non era nuovissimo, ma Hillary Clinton l’ha potuto citare con successo nella trasmissione televisiva più popolare ed è sembrato attualissimo. Si sa, le cose cambiano, ma per le donne più lentamente. I suoi anni da Segretario di Stato americano, ha scandito da Gunter Jauch, «sono stati la cronaca dei miei capelli. Ti occupi di 112 Paesi e si parla solo delle tue pettinature».
Seduta affianco a lei, la ministra della Difesa tedesca Von der Leyen annuiva energicamente: «Quando io mi sono tagliata i capelli, tutti a speculare se era tutto a posto nel mio rapporto». Dopo essere stata un’intraprendente responsabile della Famiglia, la politica Cdu è ora regista convinta di un impegno maggiore delle missioni militari tedesche all’estero. Soprattutto, ha sette figli.
ANGELA MERKEL LEGGE SMS SUL SUO TELEFONINO
Ma per Clinton, che in questi giorni è in Europa per presentare «Hard Choices», il libro che dovrebbe tirarle la volata per la candidatura alle prossime presidenziali, la tappa tedesca si è trasformata in un incubo. A cominciare dall’apparizione in tv: quello sui capelli è stato l’unico momento di armonia tra l’ex senatrice democratica e Von der Leyen. Poco dopo, quando Clinton rifiutava di rispondere dettagliatamente alle domande sullo scandalo Nsa, la ministra tedesca ha esclamato «santo cielo, cercate di controllare i vostri servizi segreti! Gli alleati non si spiano!». Gelo.
In Germania lo scandalo sulle intercettazioni sta diventando di proporzioni epiche, soprattutto dopo l’arresto della scorsa settimana di un agente dei servizi segreti Bnd che girava documenti riservati alla Cia. L’opinione pubblica è sempre più scandalizzata per le rivelazioni sulla pervasiva attività di spionaggio del Nsa, complici anche le notizie diffuse da «Spiegel» che testimoniano come la Germania ne sia diventata il quartier generale in Europa.
Clinton in un’intervista ha difeso il lavoro dei servizi «perché abbiamo la responsabilità di dover fermare il terrorismo» e ha ricordato che una parte della cellula dell’11 settembre proveniva da Amburgo. Tuttavia in uno scioccante sondaggio recente citato da «Bild» soltanto il 27% dei tedeschi nutre ancora fiducia nell’alleato atlantico e il 70% lo accusa di «eccessiva bramosia di potere». E il governo tedesco? A parte qualche timido segnale di irritazione, per lo più tace.
Clinton, che neanche qui ha sciolto le sue riserve su una possibile candidatura alla Casa Bianca, è diventata dunque in questi giorni il bersaglio mobile dei malumori dei tedeschi sullo spionaggio a stelle e strisce. Certo, qualcuno per gentilezza gliel’ha fatta una domanda sul libro o le ha chiesto - con un pizzico in meno di cortesia - se dobbiamo aspettarci una «nonna» alla Casa Bianca, come Bild. Ma la 66enne ha dovuto giustificare ovunque il Nsa, peraltro difendendo gli interessi americani a spada tratta.
NSA NATIONAL SECURITY AGENCY INTERCETTA GLI AMERICANI
Allo Zdf ha ad esempio spiegato, a proposito di un accordo «no-spy», che «io non lo sottoscriverei mai, con nessun Paese al mondo, anche con l’alleato più importante». Così come ha molto discutibilmente messo sullo stesso piano la sua privacy «alla quale ho dovuto rinunciare», anche per lo scandalo Lewinsky che travolse il marito Bill quando era presidente, e quella di milioni di persone ignare, intercettate ogni giorno dai servizi. Che ci sia una differenza tra realpolitik e un’attività che rasenta l’illegalità, lo ha ammesso invece in un colloquio con «Sueddeutsche». E ha detto anche di non essere sicurissima che il confine non sia stato superato.
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