
FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK,…
TRUMP SOMIGLIA SEMPRE DI PIÙ A UN DITTATORE: USA LA GIUSTIZIA PER FAR FUORI I SUOI AVVERSARI - IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO CACCIA IL PROCURATORE ERIK SIEBERT PERCHÉ NON HA INCRIMINATO JAMES E COMEY, DUE DEI NEMICI DEL TYCOON: NON AVEVA ABBASTANZA PROVE - LO SCAZZO NELL'AMMINISTRAZIONE TRUMP: LA SEGRETARIA DELLA GIUSTIZIA PAM BONDI E IL SUO NUMERO DUE TODD BLANCHE HANNO DIFESO SIEBERT (DIETRO LE QUINTE) - IL BRUTTO CLIMA CHE SI RESPIRA NEGLI USA: LE COMPAGNIE TECH INVITANO I PROPRI DIPENDENTI A NON VIAGGIARE A CAUSA DI...
TRUMP SILURA IL PROCURATORE, 'NON SI È DIMESSO, L'HO LICENZIATO'
(ANSA) - NEW YORK, 20 SET - "Non ha lasciato, l'ho licenziato". Lo afferma Donald Trump in merito al passo indietro del procuratore Erik Siebert, che il presidente aveva incaricato di indagare su due dei suoi nemici, la procuratrice di New York Letitia James e l'ex direttore dell'Fbi James Comey.
Siebert ha rassegnato le sue dimissioni, dopo che Trump aveva detto che lo avrebbe voluto vederlo "fuori" dall'incarico. Siebert è finito nel mirino del tycoon perché non ha incriminato James e Comey, due dei nemici del presidente Usa. Secondo quanto riportato dal New York Times, Siebert non ha trovato abbastanza prove per incriminare James per frode e ha sollevato dubbi su una possibile incriminazione contro Comey.
La sua uscita segue un acceso dibattito all'interno dell'amministrazione, con alcuni consiglieri di Trump e diversi repubblicani che avevano consigliato al presidente di mantenere Siebert. La ministra della giustizia Pam Bondi e il suo numero due Todd Blanche hanno dietro le quinte difeso Siebert dagli attacchi dei colleghi, soprattutto quelli di William Pulte, il responsabile della Federal Housing Finance Agency alleato di Trump, che ne aveva chiesto al sostituzione con un procuratore in grado di portare avanti l'incriminazione di James e Comey.
CASA BIANCA, TASSA 100.000 DOLLARI SU VISTI SOLO PER I NUOVI
(ANSA) - NEW YORK, 20 SET - La tassa di 100.000 dollari per i visti H-1B non riguarda quelli già emessi ma solo le nuove richieste. Lo precisa la Casa Bianca mentre Alphabet, Amazon, Microsoft e altri colossi della Silicon Valley mettono in guardia i loro dipendenti con i visti H-1B. Secondo quanto riportato dai media, le società li invitano a tornare negli Stati Uniti e a evitare viaggi all'estero.
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