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TRUMP NON SI E’ INVENTATO NIENTE CON LA PAGINA WEB CONTRO I MEDIA: LO AVEVA GIA’ FATTO IL M5S CON LE LISTE DI PROSCRIZIONE CON I GIORNALISTI SGRADITI - POCHI GIORNI DOPO GLI INSULTI RIVOLTI DAL PRESIDENTE TRUMP A TRE GIORNALISTE, UNA CHIAMATA “MAIALINA”, UN'ALTRA DEFINITA “BRUTTA DENTRO E FUORI” E LA TERZA ETICHETTATA COME “STUPIDA”, NASCE UN REGISTRO DEGLI ARTICOLI CONSIDERATI "FALSI E FUORVIANTI", CON UNA CLASSIFICA "DELLA VERGOGNA"

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Massimo Basile per “la Repubblica” - Estratti

 

donald trump

Pochi giorni dopo gli insulti rivolti dal presidente Donald Trump a tre giornaliste, una chiamata «maialina», un'altra definita «brutta dentro e fuori» e la terza etichettata come «stupida», la Casa Bianca ha lanciato sul proprio sito una pagina web in cui, ogni giorno e in tempo reale, segnalerà i media ritenuti propagatori di notizie false.

 

La pagina presenta un elenco di articoli con link ai pezzi che l'amministrazione Trump sostiene contengano omissioni, menzogne, rappresentazioni distorte e parzialità.

 

La Casa Bianca ha spiegato che il sito è pensato come un «registro delle storie false e fuorvianti dei media». C'è anche una "Hall of Shame", la galleria della vergogna, e una classifica delle testate con gli articoli considerati falsi.

donald trump contro nancy cordes della cbs 2

 

Il Washington Post è stato messo al primo posto, ma nella ‘lista nera' figurano anche Msnbc (che adesso si chiama Ms Now), Cbs News, Cnn, New York Times, Politico e Wall Street Journal, i cui giornalisti hanno restituito l'accredito del Pentagono dopo che il dipartimento della Difesa aveva chiesto di firmare un protocollo stilato per impegnare i media a pubblicare solo notizie autorizzate dal governo.

 

Il primo titolo di "Media offender of the week", l'equivalente della pecora nera dei media della settimana, è andato a Boston Globe, Cbs News e al britannico The Independent. Per tutti e tre, ha spiegato la Casa Bianca citando i nomi degli autori degli articoli, il "reato" è «aver travisato l'appello del presidente Trump affinché i membri del Congresso fossero ritenuti responsabili per aver incitato alla sedizione, dicendo che lui avrebbe chiesto la loro esecuzione».

 

La "verità", secondo la Casa Bianca, è un'altra: «I Democratici e i Media Fake News hanno lasciato subdolamente intendere che il presidente Trump avesse impartito ordini illegali ai membri delle forze armate. Ogni ordine impartito da Trump è stato legittimo: è pericoloso che membri del Congresso in carica incitino all'insubordinazione nelle forze armate degli Usa, e il presidente ha chiesto che ne siano chiamati a rispondere». Questa la vicenda:

donald trump - foto lapresse

 

dopo il video con cui sei democratici avevano rivolto un irrituale appello ai militari a «disobbedire a ordini illegali», Trump aveva pubblicato una serie di post sul proprio social, Truth. In uno di questi c'erano le parole «pena di morte», anche se non associate direttamente ai Democratici.

 

Dunque chi ha ragione? Non la Casa Bianca, secondo il programma di intelligenza artificiale di Truth. «Trump ha scritto - ha risposto l'IA del social a Repubblica - che i Democratici che ‘incitano i militari a disobbedire' commettono 'sedizione/alto tradimento' e in uno dei post ha aggiunto ‘pena di morte'».

 

conte trump 2

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