cosimo pagnani big foto

A SALERNO UN UOMO UCCIDE LA MOGLIE A PUGNALATE E SCRIVE SU FACEBOOK “SEI MORTA TROIA” (E RICEVE ANCHE ‘LIKE’ E CONDIVISIONI) - ALLA DEMOLIZIONE DEL MOSTRO DI ALIMURI A RAPPRESENTARE IL CONSIGLIO REGIONALE UN'IMPUTATA PER ABUSIVISMO EDILIZIO!

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DAGOREPORT

 

 

1. LE PERLE DELLA REGIONE

COSIMO PAGNANI UCCIDE LA MOGLIE E POI LO SCRIVE SU FACEBOOK COSIMO PAGNANI UCCIDE LA MOGLIE E POI LO SCRIVE SU FACEBOOK

Fantastica, la Regione Campania. Ogni giorno una sorpresa. Dopo l'imputato reo-confesso di una truffa da 40mila euro con false fatture che diventa presidente della scuola di polizia locale su decreto del governatore (il consigliere regionale Ncd Raffaele Sentiero) ecco un'altra perla.

 

Ieri, a rappresentare il parlamento regionale, su delega del presidente Pietro Foglia, in occasione della demolizione del mostro di Alimuri, c'era la consigliera regionale Flora Beneduce di Forza Italia. Che con tono solenne e responsabile ha detto all'agenzia Ansa: “L'abbattimento dello scheletro di cemento di Alimuri è l'epilogo di una vicenda lunga e tormentata, che ha impegnato energie e risorse umane. È per questo che il mio augurio a noi tutti cittadini campani è legato alla responsabilità. Evitiamo sprechi, evitiamo abusi edilizi”.

Cosimo Pagnani FacebookCosimo Pagnani Facebook

Piccolo particolare: lei stessa è imputata a Sorrento proprio per un abuso edilizio in relazione alla ristrutturazione di una casa colonica.

 

2 - UCCIDE LA EX E L’ANNUNCIA SU FACEBOOK

Conchita Sannino per “la Repubblica

 

La uccide e lo comunica al suo mondo, subito. Un femminicidio in diretta, sui social.

Sul corpo dell’ex moglie che odia, infierisce prima con la lama, poi con gli insulti. Pubblici. Così dopo il delitto che gli sporca le mani di sangue, sul suo profilo compare un messaggio agghiacciante: «Sei morta tr...».

LA MOGLIE DI COSIMO PAGNANI LA MOGLIE DI COSIMO PAGNANI

 

L’ultima violenza, mentre la madre di sua figlia è a terra senza vita: nella casa di lei, dove lui si sta barricando nel vano tentativo di sfuggire ai carabinieri. L’omicidio è avvenuto a Postiglione, paesino a ridosso degli Alburni, nel salernitano, intorno alle 19. Il responsabile è Cosimo Pagnani, 32 anni, catturato dai militari di Eboli. La vittima è Maria D’Antonio, 34 anni, colpita da numerosi fendenti all’addome.

 

I due erano stati sposati per una decina d’anni, avevano avuto una figlia. Originario della stessa provincia, emigrato in Germania dove aveva lavorato negli uffici postali fino ad alcuni mesi fa, Pagnani è stato subito trasferito in ospedale per una ferita al ginocchio che si sarebbe procurato nel corpo a corpo che ha preceduto l’assassinio.

 

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Ma resta ovviamente piantonato e sorvegliato. Sul luogo del delitto sono andati avanti fino all’alba i rilievi della scientifica, coordinati dal pm Cosentino. Stando a una prima ricostruzione, l’uomo ha bussato casa dell’ex moglie per discutere di vicende legate alla loro figlia. Ma l’incontro è sfociato in tragedia. Da fuori c’è chi sente le urla, poi lui afferra un enorme coltello, usato per i lavori agricoli, e la colpisce più volte.

 

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I vicini di casa di Maria sono i suoi fratelli: avvertono i carabinieri, che arrivano subito, lui si barrica dentro, poi lo catturano. Poco dopo, sul profilo di Pagnani compare la scritta: «Sei morta tr...». E l’accusa di omicidio potrebbe trasformarsi in delitto “premeditato” se si dovesse scoprire che il messaggio era stato scritto addirittura prima che l’uomo diventasse il boia della ex moglie.

 

Quella della loro separazione sembrava una storia di crisi e allontanamento, come tante. C’era un profondo malumore tra i due, specie da quando lei aveva avuto l’affidamento della bambina. Maria lo aveva denunciato lo scorso maggio, perché Pagnani aveva portato con sé in Germania la figlia senza averne l’autorizzazione. Tanti pensieri sembrano spuntare ora, a scorrere quelle pagine Facebook.

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Così in mezzo alle foto del soggiorno a Monaco di Baviera con i boccali di birra e le pose con la figlia, le frasi che fanno rabbrividire. Come questa: «La persona falsa è come lo scarafaggio, non fa paura, ma solo schifo». O come quella dell’11 agosto: «Arriverà il momento in cui ti sentirai felice, felice da morire. E tutto il dolore, e le lacrime, e le tristezze, sembreranno lontane anni luce, quasi come un ricordo, quasi come mai esistite. E sarai una persona migliore, una persona che sorride, e sorride davvero».

 

vesuviosegreto@gmail.com