DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI…
Estratto dell’articolo di Francesco Bechis per “il Messaggero”
Un euro su otto. Il 13 per cento. L'Italia fatica a ottenere i fondi del Pnrr dalla Commissione europea. Fatica di più a spendere quelli che arrivano. La relazione semestrale presentata ieri dal ministro agli Affari europei Raffaele Fitto mette a nudo tutte le fatiche del piano. Una corsa a ostacoli che vede diversi progetti a rischio. E i relativi fondi. Valgono quasi 22 miliardi di euro le misure che, a detta di Palazzo Chigi, presentano gravi «elementi di debolezza».
Lentezze burocratiche, esternalità negative (l'inflazione e il caro-materiali), impreparazione del sistema produttivo, squilibrio offerta-domanda. Il 10 per cento degli obiettivi Pnrr, in altre parole, ha bisogno di uscire dal pantano, e anche in fretta. Una tabellina allegata al rapporto mette in fila i progetti lumaca.
Fa sussultare, alla luce delle cronache recenti, trovare in cima i fondi contro il dissesto idrogeologico e l'alluvione. Cioè il tesoretto da 2 miliardi e mezzo di euro che servirebbe sulla carta a scongiurare tragedie come l'alluvione che si è abbattuta sull'Emilia-Romagna. Ma arrancano anche i fondi per rifare fognature e depurare i condotti, il piano "Italia 5G" (2 miliardi di euro), gli investimenti per collegare le reti ferroviarie padane al Nord Europa, più di 8 miliardi di euro.
giorgia meloni e ursula von der leyen in emilia romagna
[…] Il trend di spesa […] resta un cruccio per Palazzo Chigi. A fine febbraio […] la spesa ammontava a 25,7 miliardi di euro. A fine dicembre erano 24,48 miliardi. Due mesi, un solo miliardo di fondi Ue messo a terra.
Così non va, riconosce Fitto che infatti è impegnato notte e giorno a rimodulare gli obiettivi del Pnrr. La missione finale si chiama Repower Eu, il capitolo aggiuntivo al piano che l'Ue ha messo in campo contro i rincari energetici e per finanziare la transizione ecologica delle imprese. A sfogliare il rapporto semestrale, l'impressione è che sia molto più di un capitolo. Il Repower sarà il Pnrr 2.0 dell'Italia.
Spiega il governo: «Risorse eventualmente rese disponibili dalla revisione dell'intero Pnrr in corso di svolgimento, potranno essere indirizzate alle iniziative in campo energetico». In altre parole, tutti i risparmi guadagnati dalla revisione dei fondi finiti su un binario morto confluiranno sui progetti energetici.
[…] Al di là dei ritocchi settoriali - e al netto dell'«operazione verità» del governo […] che un po' ovunque […] ricorda manchevolezze e ritardi di chi lo ha preceduto a Palazzo Chigi, […] - la relazione svela la prospettiva con cui l'esecutivo guarda al Pnrr. Agli occhi di Roma i miliardi europei sono la risposta principe all'Inflation reduction act (Ira), il "bazooka" del governo americano per sussidiare le sue imprese che ha fatto infuriare l'Ue.
Ma anche, questo è sottinteso, ai sostegni di Stato alle imprese tedesche. Così […] il Repower Eu servirà all'Italia per finanziare incentivi alle imprese per la transizione ecologica e digitale in risposta all'Ira». […]
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