meloni contestata a trento

VIDEO: “TORNA A CASA, VIVA L’ITALIA ANTIFASCISTA!” - LA MELONA CONTESTATA AL FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO– LA DUCETTA SULLA FIGURACCIA DEL REDDITOMETRO, RITIRATO NEL GIRO DI 24 ORE, SE LA CANTA E SE LA SUONA: QUATTRO SMORFIE PER FAR CREDERE CHE LEI FOSSE COMPLETAMENTE IGNARA DEL PROVVEDIMENTO STUDIATO DAL VICEMINISTRO LEO, QUANDO IN REALTÀ LA COATTA PREMIER L’AVEVA VIDIMATO E GIORGETTI FIRMATO - L'INTERVISTATRICE (SI FA PER DIRE) MARIA LATELLA NON CI PENSA NEMMENO A CHIEDERLE SE AVESSE CONCORDATO CON IL MEF UN DECRETO DI TANTA IMPORTANZA (ZERO DOMANDE ANCHE SULLA PROSSIMA PROCEDURA DI INFRAZIONE, SUL MES DA RATIFICARE O SUI CONTI SCOPPIATI) - QUANTO LE PESA ANCORA IL FALLIMENTO FAMIGLIARE CON IL DISCOLO GIAMBRUNO: "CON MIA FIGLIA PASSO 1 ORA AL GIORNO. PENSATE CHE MIO UNICO OBIETTIVO SIA RESTARE A FARE QUESTO LAVORO?" (NESSUNO LA COSTRINGE...)

https://video.repubblica.it/dossier/governo-meloni-video-interviste-dirette/la-premier-giorgia-meloni-contestata-a-trento-torna-a-casa-viva-l-italia-antifascista/470131/471083?ref=RHLF-BG-P6-S2-T1

 

 

Estratti da corriere.it

meloni contestata a trento

«L’ho sospesa perché la voglio vedere meglio, ci vuole un attimo più di tempo per guardare nel merito la questione e ragionare sulla norma migliore. Occorre fare un decreto che non sia illimitato» nei poteri di accertamento. A dirlo, riferendosi alla sospensione del decreto ministeriale sul redditometro, è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oggi al Festival dell’Economia di Trento.

 

 

Meloni: «Ci vuole un attimo per ragionare»

«Oggi l’Autorità può muoversi nell’ambito dell’accertamento sintetico con eccessiva discrezionalità, da questo parte il lavoro del viceministro Leo che dice: occorre fare una norma che, a garanzia dei contribuenti, non dia dei poteri illimitati rispetto a questo tipo di accertamenti», ha continuato Meloni.

 

meloni contestata a trento

«Una cosa è colpire i casi oggettivamente intollerabili, cioè gente che gira col Ferrari e si dichiara nullatenente; altra cosa è infilare nell’ordinamento un’altra norma che vessa il cittadino comune, alla quale sono contraria», ha ribadito. «C’è anche chi, nella maggioranza, propone di togliere l’accertamento sintetico: io posso temere che togliendolo sia difficile occuparsi dei casi eclatanti e intollerabili», ha osservato Meloni, secondo la quale «ci vuole un attimo più di tempo per ragionare sulla norma migliore».

 

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meloni festival di trento

Replicando alla sua intervistatrice, Maria Latella, ha spiegato che nella sua risposta «c’è un lato personale: non sono il tipo di persona che riesce a ripagare con la vanità le sue rinunce per ricoprire questo incarico.

 

Attualmente - ha continuato - la mia vita si svolge così: mi alzo la mattina, cerco di risolvere problemi e quando riesco vado a dormire. Con mia figlia mediamente passo un’ora al giorno fra mattina e sera. Qualcuno pensa che mio unico obiettivo sia rimanere a fare questo? Per me vale la pena di fare questa vita se quando hai finito puoi guardarti alle spalle, puoi guardare l'Italia e dire che ne valeva la pena».

 

La premier si è soffermata anche sullo stop al superbonus: «Noi abbiamo, solo sul superbonus e sui bonus edilizi, 17 miliardi di truffe, che sono l’intero valore prodotto da tutto il nostro settore del vino in un anno», ha sottolineato la premier, precisando: «Io non ho bisogno di fare cassa sul superbonus ma di limitare l’emorragia perché i nostri conti non lo reggono e non produce quanto promesso a livello di Pil».

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