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Mauro Favale per "La Repubblica - Roma"
La firma ancora non c'è e il primo incontro a due avverrà soltanto oggi. Però la delibera che conferisce a Mauro Miccio un incarico all'interno dello staff dell'assessore al bilancio Daniela Morgante è stata licenziata venerdì scorso durante l'ultima riunione di giunta. Non senza qualche sorpresa e pure una serpeggiante contrarietà dentro al Campidoglio da parte di un pezzo di Partito Democratico che, al nome di Miccio, ha ricordato non tanto la trasversalità del 58enne manager e professore universitario quanto la sua antica vicinanza al centrodestra.
Caratteristiche che, però, non hanno frenato la Morgante che ha voluto Miccio al suo fianco con un incarico all'interno del suo staff. Probabilmente l'ex consigliere d'amministrazione della Rai (per due anni, tra il 1994 e il 1996, nell'era Moratti) si occuperà di coordinare l'attività di un assessorato delicatissimo alle prese, soprattutto in questo periodo, con la fondamentale partita del bilancio. «D'altronde - spiega lo stesso Miccio - non sono né un ragioniere né un contabile».
Laureato in giurisprudenza, il manager si è occupato di editoria, di cinema (è stato consigliere di amministrazione dell'Ente Cinema) prima di approdare in Rai e poi in Acea dal 2000 al 2002. Tra gli incarichi più duraturi c'è quello di amministratore delegato di Eur spa quando in Campidoglio c'era Walter Veltroni. Il suo incarico, iniziato nel 2003, scade nel 2009 e Gianni Alemanno gli preferisce Riccardo Mancini. Docente di Sociologia della Comunicazione a Roma Tre, oggi Miccio è consigliere di amministrazione in Sipra e all'Enel. Adesso si occuperà anche del bilancio di Roma capitale.
«Domani (oggi, ndr) vedrò l'assessore e definiremo con precisione ciò che farò per l'assessorato - spiega il manager - per adesso ho solo avuto una conferma telefonica dell'ok alla delibera. Io avevo dato la mia disponibilità nelle scorse settimane. Lo faccio soprattutto per l'amicizia che mi lega all'assessore ». E tale è il rapporto tra i due che Miccio, al momento, non conosce nemmeno l'entità del suo compenso: «Non ne ho la più pallida idea ma in ogni caso saranno cifre piuttosto marginali. Non è certo per i soldi che ho accettato».
I due si sono sentiti spesso quest'estate: non solo a giugno, quando la Morgante (giudice della Corte dei conti) è stata scelta da Ignazio Marino per il delicato ruolo di assessore al bilancio. Ma anche successivamente, sia a luglio che ad agosto per stringere sull'incarico e per discutere dei conti del Comune di Roma. «La situazione è delicata e non posso dire di più - conclude Miccio - Solo una cosa: le cifre che sono uscite in questo periodo relative al bilancio sono prove di fondamento».
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