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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
C'È UNA NOVITÀ: CONTE VUOLE CONTARE. E SE DI MAIO E SALVINI FANNO TROPPO I BURATTINAI, LUI PUÒ MINACCIARLI CON LE DIMISSIONI - INTANTO TRABALLANO I SUOI BADANTI GRILLINI DETTORI E CASALINO, MENTRE LUI CERCA ANCORA IL CONSIGLIERE DIPLOMATICO. LA BELLONI SPINGE BENASSI E MATTIOLO, SPADAFORA PUNTA SU SALZANO, CONTE VORREBBE MASSARI DA BRUXELLES - ECCO CHI (E COME) HA BRUCIATO MASSOLO - MOAVERO SCEGLIE IL QUIRINALIZIO GUARIGLIA COME CAPO DI GABINETTO
DAGONEWS
GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI
C'è una novità: Conte vuole contare. Com'era prevedibile, il premier ha assaggiato il potere e ci ha preso gusto. E Ugo Zampetti, braccio destro di Mattarella, è la sua sponda istituzionale, avendo il Quirinale tutto l'interesse ad avere un personaggio di moderazione tra le sparate di Salvini e il caos che ora regna nel Movimento 5 Stelle. Zampetti ha fatto capire a Conte di avere un'arma potentissima: le dimissioni.
Se i dioscuri gli impediscono di fare qualcosa, o lo costringono a farne un'altra, lui può sguainare questa minaccia. Loro al momento non possono permettersi di far cadere tutto e dunque non possono neanche forzare la mano del Presidente del Consiglio. Che ha però qualche problema con lo staff. I primi a traballare sono Dettori, che a forza di giocare su tutti i campi rischia di restare bruciato dalle ultime inchieste, visto che era pure lui a cena con Casaleggio e Lanzalone; e Rocco Casalino, che ha fatto irritare molto Conte e i comunicatori del governo con quella strattonata al G7, dove l'ex gieffino è arrivato totalmente impreparato.
Ovviamente non è tutta colpa sua, non è il suo lavoro e non ha mai fatto lo sherpa a un incontro internazionale così importante. Ma proprio per questo Conte potrebbe scegliere qualcuno più abituato a lavorare nei primi ranghi del potere.
A proposito di G7, anche la consigliera diplomatica ereditata da Gentiloni, l'ambasciatrice Zappia, non è stata in grado di portare a casa un risultato granché. È davvero ora di trovare questo consigliere diplomatico, anche se la lotta non è affatto finita.
Elisabetta Belloni, che ha un rapporto diretto con Di Battista e Manlio Di Stefano (responsabile esteri del M5S e appena nominato sottosegretario alla Farnesina), ha suggerito i nomi degli ambasciatori Pietro Benassi (Germania) e Luigi Mattiolo (Turchia).
Spadafora continua a proporre il suo concittadino Pasquale Salzano, mentre Conte è sempre orientato a scegliere Maurizio Massari, che ora dirige la Rappresentanza Permanente dell'Italia presso l'Unione Europea. In questi mesi di dure trattative, serve uno che conosce bene Bruxelles.
Spifferi dalla Farnesina raccontano che il nome di Massolo agli Esteri sia stato bocciato proprio dalla Belloni, che a Dibba e Di Stefano ha ricordato l'appartenenza del diplomatico alla Trilateral, vero spauracchio per il popolo grillino.
Non che il nome scelto sia organico al Movimento: Moavero Milanesi risponde infatti solo al Quirinale, tanto che come capo di gabinetto ha scelto Riccardo Guariglia, che dal 2014 è stato Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica, e da poco era stato promosso al grado di Ambasciatore.
enzo moavero milanesi
riccardo guariglia
elisabetta belloni
MAURIZIO MASSARI
riccardo guariglia e sergio mattarella
manlio di stefano e beppe grillo
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