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“WASHINGTON NON HA LE CARTE PER MINACCIARCI” – I MEDIA RUSSI SPERNACCHIANO TRUMP PER IL “PENULTIMATUM” A PUTIN: UN FOTOMONTAGGIO PUBBLICATO DALL’AGENZIA “RIA NOVOSTI” LO RITRAE COME UNO ZIO SAM SFIGATO CHE SPARA BOLLE DI SAPONE CON UNA PISTOLA GIOCATTOLO: “LE SANZIONI AI PAESI CHE ACQUISTANO IDROCARBURI DALLA RUSSIA? I NOSTRI PRINCIPALI ACQUIRENTI OGGI SONO INDIA E CINA. GLI USA VOGLIONO DAVVERO DICHIARARE UN BLOCCO COMMERCIALE NEI CONFRONTI DI QUESTI GIGANTESCHI PAESI? SARÀ DAVVERO MOLTO INTERESSANTE ASSISTERE A QUESTO SPETTACOLO…”

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Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

vladimir putin donald trump

La foto generata dall’intelligenza artificiale mostra uno Zio Sam con i lineamenti di Donald Trump che con una pistola giocattolo spara bolle di sapone verso le torri del Cremlino. Non si tratta della solita trovata beffarda dei canali ultranazionalisti di Telegram, ma del modo in cui Ria Novosti, una delle tre agenzie di stampa statali, ha deciso di illustrare il suo commento all’annuncio fatto dal presidente americano.

 

Titolo, con ulteriore sberleffo, perché è un’evidente citazione alla frase pronunciata da Trump all’indirizzo di Volodymyr Zelensky, durante il loro primo e disgraziato incontro alla Casa Bianca: «Washington non ha le carte per minacciare Mosca».

 

TRUMP COME LO ZIO SAM SPARA BOLLE DI SAPONE - FOTOMONTAGGIO PUBBLICATO DALL AGENZIA RUSSA RIA NOVOSTI

Svolgimento, tutto sul filo dell’ironia: «Gli Stati Uniti hanno di nuovo — per l’ennesima volta! — cambiato la loro politica riguardo alle forniture di armi all’Ucraina. Ieri le fornivano, oggi non le forniscono, domani le forniranno di nuovo. La nostra strategia di stritolare gli armamenti occidentali e di denazificare fisicamente l’Ucraina sta funzionando bene e non c’è motivo di abbandonarla.

 

(…) Restano le sanzioni, i famigerati dazi del 500% che i legislatori americani imporranno a qualsiasi Paese del mondo che acquisti idrocarburi dalla Russia. No, non si tratta di un refuso o di uno zero in più: nei loro piani ci sono davvero dazi del 500%... I nostri principali acquirenti oggi sono India e Cina. Gli Usa vogliono davvero dichiarare un blocco commerciale nei confronti di questi giganteschi Paesi? Sarà davvero molto interessante assistere a questo spettacolo…».

 

xi jinping al cremlino con vladimir putin 1

[…] Sulla stessa linea il canale Telegram Rybar, che conta un milione e mezzo di abbonati: «La montagna ha partorito un topolino inoffensivo.  La retorica statunitense sul mantenimento della pace è stata prevedibilmente sostituita da dichiarazioni sull’imminente fornitura di nuove armi al regime di Kiev.

 

Dal consueto sproloquio di Trump si può distinguere che l’Europa pagherà per l’assistenza. Tutto questo rafforza la nostra convinzione: l’importante per la Russia è rendersi conto che nelle circostanze attuali sono le realtà sul campo di battaglia a determinare la diplomazia, e non il contrario».

donald trump - dazi

 

Che giungano dai falchi del partito della guerra o dalle colombe, tutte le reazioni sono dello stesso segno, figlie del riflesso pavloviano che scatta sempre in queste circostanze. Con la Russia gli ultimatum non funzionano, scrive Izvestia, figurarsi i penultimatum.

 

La politica cavalca questo orgoglio nazionale con l’abituale zelo. «Mi affretto a deludere il presidente americano: al momento non commerciamo quasi nulla con gli Stati Uniti, un misero fatturato commerciale di otto miliardi di dollari» dice Aleksej Zhuravlev, vicepresidente della commissione Difesa della Duma.

 

[…]

 

donald trump vladimir putin

Grossi dubbi sulle sanzioni secondarie anche da parte di un osservatore neutro come Alexey Kalmykov, commentatore economico per il servizio russo della Bbc: «Se Trump si riferisce alla Cina come principale partner commerciale della Russia, la sua carta è già stata battuta da tempo. Trump ci ha già provato, ma Pechino ha risposto duramente, facendogli passare la voglia. La sua è una minaccia insignificante». Intanto, il canale Telegram Insider, che accumula fonti anonime del Cremlino, afferma che il presidente sta preparando «una dura risposta» a Trump. Ma forse, anche questa è propaganda. Quando le cose sono poco chiare, o lo pongono davanti a un bivio, Vladimir Putin preferisce sempre tacere, e aspettare. 

donald trump vladimir putinXI JINPING - DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTINdonald trump vladimir putin