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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Katia Riccardi per www.repubblica.it
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, è arrivata alla Casa Bianca. Scesa da un'utilitaria nera con un tailleur verde, è stata accolta dal 45esimo presidente degli Stati Uniti, sulla porta dell'ala ovest della residenza, dove Trump ha il suo ufficio. Il tycoon le ha stretto la mano, brevemente, uno scambio di parole, i sorrisi ai fotografi senza risposte alle domande. Poi sono entrati nella residenza presidenziale.
L'incontro nello studio Ovale, un clima cordiale e freddo. Il presidente ha ignorato la richiesta di una seconda stretta di mano a uso dei fotografi, ha mantenuto le sue mani palmo contro palmo tra le gambe. Tra gli argomento l'Unione europea, i rapporti con la Russia e gli interessi degli investitori tedeschi negli Usa. Sono due anni che Angela Merkel non volava negli Usa, quello di oggi è il primo incontro con Trump, sarebbe dovuta arrivare il 14 marzo, tre giorni fa, ma il viaggio è stato posticipato a causa del cattivo tempo. Il ciclone 'Stella' ha fatto attendere la Germania.
La cancelliera è accompagnata dai numeri uno di tre grandi aziende tedesche, la Siemens, la Bmw (due aziende che, insieme, danno lavoro a 120mila persone negli Stati Uniti) e la Schaeffler, produttrice di componenti auto. Della delegazione americana, oltre a Ivanka (che non riveste alcun incarico formale nell'amministrazione), fanno parte anche il marito Jared Kushner (consigliere del presidente) e il segretario al commercio, Wilbur Ross. Il mondo imprenditoriale Usa è rappresentato dai ceo di Dow Chemical, Ibm e Salesforce, rispettivamente Andrew Liveris, Ginni Romettey e Marc Benioff.
Il programma previsto, stando a quanto riferito dalla Casa Bianca, è di 15 minuti di colloquio faccia a faccia tra i due e a seguire un incontro di 45 minuti anche in compagnia delle rispettive delegazioni; successivamente una riunione con imprenditori Usa e tedeschi. Merkel e Trump terranno poi una conferenza stampa congiunta, alle 13,20 ora di Washington (18,20 In Italia), seguita da un pranzo di lavoro sempre alla Casa Bianca.
L'incontro è atteso, dopo George W. Bush e Barack Obama Trump è il terzo presidente statunitense a incontrare Merkel, leader più longevo d'Europa. Donald Trump nel tempo ha definito la cancelliera il suo leader mondiale "preferito" nonostante l'accusi di aver rovinato la Germania con il "suo catastrofico errore" sulla questione dell'accoglienza dei migranti e sul libero scambio di merci tra Usa e Europa.
Dal canto suo, Merkel finora è riuscita a evitare accuratamente ogni confronto con il presidente Usa, promettendo di giudicare Trump sulle sue azioni più che sulle sue parole. In preparazione il mese scorso ha incontrato il vice presidente Mike Pence a Monaco di Baviera. Si dice abbia anche consultato il primo ministro canadese Justin Trudeau per i suggerimenti su come trattare con lui in persona e secondo quanto riporta il Daily Telegraph, i suoi collaboratori dicono abbia letto qualsiasi intervista rilasciata dal presidente, compresa quella su Playboy e che sia in grado "di citarlo a memoria".
La speranza è che Merkel e Trump possono trovare un terreno comune su alcune questioni chiave. Il futuro delle relazioni transatlantiche su cinque settori chiave: commercio, immigrazione, cambiamento climatico, politica estera e della difesa.
Commercio. Trump, promotore del concetto "America first", ha minacciato di imporre dazi del 35% sulle case automobilistiche tedesche che producono in Messico le auto per il mercato statunitense. A poche ora dalla visita alla Casa Bianca, la Germania ha minacciato un ricorso presso l'Organizzazione del commercio mondiale (Wto) contro gli Stati Uniti se entrerà in vigore la 'border tax' promessa dal presidente Usa Donald Trump, in particolare sulle auto prodotte in Messico. Lo ha detto alla radio tedesca la ministra dell'economia Brigitte Zypries.
Nel 2016 la bilancia commerciale tedesca è stata da record con un avanzo pari a 252,9 miliardi di euro, nuovo primato dal dopoguerra. Al top le esportazioni, con 1.207,5 miliardi di beni venduti (+1,2% sul 2015), contro 954,6 miliardi di euro di importazioni (+0,6%). A gennaio un consigliere economico di Trump aveva accusato la Germania di sfruttare un'euro "molto sottovalutato" per esportare di più, critica respinta al mittente dalla cancelliera Merkel. Secondo Berlino infatti il surplus tedesco è il risultato della capacità delle aziende tedesche di competere sui mercati globali grazie all'innovazione e alla governance aziendale.
Immigrazione. Lo scontro è stato sempre diretto, Merkel aveva espresso "rammarico" sul Muslim Ban, Trump, da parte sua, ha definito catastrofica la politica della porta aperta della Merkel sui rifugiati, un errore che avrebbe indotto altri Paesi a seguire l'esempio della Brexit. Durante una telefonata a gennaio, la cancelliera ha detto al presidente che la Convenzione di Ginevra obbliga i suoi firmatari, compresi gli Stati Uniti, ad accogliere i rifugiati di guerra per motivi umanitari.
Difesa. Trump ha criticato Berlino perché non spende abbastanza per la difesa (solo l'1,2%, contro l'obiettivo del 2% per ogni membro della Nato). Il presidente, ha anticipato la Casa Bianca, vuole approfittare del faccia a faccia per stabilire una relazione "personale" con Merkel e chiederle consigli, a partire dalla sua esperienza, su come comportarsi con il presidente russo Vladimir Putin. In particolare, Trump vuole conoscere il punto di vista della cancelliera sul ruolo che gli Usa possano avere nella ricerca di una soluzione al conflitto in Ucraina e per l'applicazione degli accordi firmati a Minsk a febbraio del 2015.
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