
DAGOREPORT - DIMENTICATE SCAZZI E VAFFA, DOMANI A ROMA TRA MACRON E MELONI SOLO BACI E ABBRACCI –…
“QUEL VIZIETTO LO ROVINÒ, GLI LEVÒ SOLDI ED ENERGIE” – TEO TEOCOLI RICORDA WALTER CHIARI, NATO CENTO ANNI FA. UNA VITA SEGNATA DA UN GRANDE TALENTO E DAGLI ECCESSI, COCAINA COMPRESA: “QUANDO MORÌ IN QUEL MODO TRISTE, IN UN RESIDENCE, DAVANTI ALLA TV, MI STUPII POCO. FU UN DISSIPATORE DI DENARO, MA ANCOR DI PIÙ DI TALENTO - ERA BELLISSIMO, EMANAVA FASCINO, SIMPATIA, ERA IMPREVEDIBILE. ANCHE PER QUESTO EBBE TANTISSIME DONNE” – UN LIBRO DEL FIGLIO SIMONE E UNO SPECIALE SU RAIPLAY PER RICORDARE CHIARI
GUARDA QUI IL “WALTER CHIARI SHOW” - LO SPECIALE DI RAIPLAY
Estratto dell’articolo di Luigi Bolognini per https://milano.repubblica.it
Scena: primi anni Settanta, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro e altri del Derby, vanno a teatro a vedere un monologo di Walter Chiari, il loro mito. Finito lo spettacolo vanno in camerino, vestiti smandrappati tanto quanto Chiari era sempre in giacca e cravatta, e gli dicono che gli piacerebbe se venisse a vederli. Lui chiama il suo impresario, si fa dare metà dell’incasso dello spettacolo. E la scena si ripete nei giorni seguenti, con i giovani comici che riescono a permettersi un po’ di bella vita.
Che dice di questo, Teo Teocoli?
«Che con Walter era assolutamente normale. Se era in vena, invitava venti persone al ristorante, intratteneva la tavolata con storielle, aneddoti e gag varie, e poi pagava tutto. Anzi, con lui non c’era verso di tirare fuori un soldo. Mai».
Generoso, quindi, potrebbe essere la parola per definire il comico milanese che l’8 marzo avrebbe compiuto 100 anni, e che viene ricordato con una biografia scritta dal figlio e da Michele Sancisi che viene presentata il 6 alle 18,30 alla Rizzoli in Galleria, e - a giorni - con uno speciale su Raiplay col suo repertorio in tv.
«Ho una parola più specifica: dissipatore. Di denaro, perché ha speso enormi fortune, anche con gesti incredibili. Era famoso perché da Milano prese un aereo per andare a Roma da Lucia Bosè, sua fidanzata, darle un mazzo di fiori e tornare indietro. Ma ancor di più dissipatore di talento. Non ha certo avuto poco dal mondo dello spettacolo, basti dire come inchiodava l’Italia davanti a Canzonissima, ma avrebbe potuto avere ancora di più. Soprattutto con quello che fu sempre il suo grande cruccio: il cinema».
[…] Lei l’ha conosciuto bene.
«Non benissimo, perché Walter era inafferrabile, sempre in movimento, imprevedibile nelle sue mosse. Però lui per carattere e per scelta era con tutti e al contempo con nessuno, tutti gli volevano bene. Però amici veri non ne aveva. E gli sarebbero stati utili, forse, per evitare di rovinarsi col suo vizietto».
Ovvero la cocaina, che usò per anni e che lo portò anche in carcere.
«Della vicenda giudiziaria preferisco non parlare. Ma certo di quel vizietto sapevamo tutti e lo rovinò, gli levò soldi ed energie, E quando morì in quel modo triste, in un residence, davanti alla tv, nel 1991, diciamo che mi stupii poco. Eppure che vitalità riusciva ad avere, che energia».
Forse la traeva anche dalle donne.
«Lui era bellissimo, emanava fascino, simpatia, era imprevedibile. Anche per questo ebbe tantissime storie. A cominciare da quella con Ava Gardner che lo rese famoso anche all’estero. Io in particolare cito Alida Chelli. Perché era splendida. Perché da quella storia nacque il figlio Simone. E perché poi con lei ebbi un flirt io, in seguito. Walter non era geloso, però ogni notte mi telefonava per ore, coi suoi monologhi torrenziali e storie assurde. Non so se perché era solo o perché voleva tenermi lontano da Alida. So che quei momenti erano un privilegio».
Ha lasciato eredi? Qualcuno ha indicato anche lei.
«No, no, guardi, l’unico erede di Walter è Simone. Artisticamente io non ho mai visto nessuno con la sua velocità di parola, di improvvisazione, di dilatazione di un argomento in mille dettagli diversi, tutti divertentissimi. Quanto agli altri comici italiani, ormai sono sempre grassocci e portano le loro gag dalla tv al cinema. Ecco, per tornare al discorso di prima, Walter come avrebbe potuto farlo?».
lelio luttazzi walter chiari
walter chiari carlo campanini l'inafferrabile 12
walter chiari a fregene ph paolo di paolo
WALTER CHIARI SARCHIAPONE 1
ljuba rizzoli con walter chiari e alida cheli nel 1969
walter chiari
WALTER CHIARI SARCHIAPONE 2
per amore di cesarina walter chiari
walter chiari marisa maresca
DAGOREPORT - DIMENTICATE SCAZZI E VAFFA, DOMANI A ROMA TRA MACRON E MELONI SOLO BACI E ABBRACCI –…
FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE…
DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI…
DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE…
DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO…
DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL…