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Margaret Rhodes per “Wired”
Se voi, come noi, avete amato le piastrelle art déco e il rosa acceso della lobby di “Grand Budapest Hotel” o avete sbavato per la stanza gialla dell’”Hotel Chevalier”, ecco una grande notizia: Wes Anderson ha disegnato un bar. Si chiama “Bar Luce”, sta a Milano e sembra un set del regista diventato realtà.
Puoi sederti ad un tavolo di formica, bere un Campari e sentirti nell’Italia degli anni Cinquanta. E’ il “café” del nuovo complesso della “Fondazione Prada”, situata in una distilleria del 1910, che lo studio “OMA” ha trasformato in un campus con edifici e gallerie d’arte, e spazio per bambini. Il tutto è stato inaugurato il 9 maggio.
Wes dice di essersi ispirato ai bar milanesi vecchia scuola e ai film neorealisti “Miracolo a Milano” e “Rocco e i suoi Fratelli”. Fa un omaggio alla architettura della Galleria Vittorio Emanuele II e aggiunge vecchi orologi a muro, jukebox retrò e flipper (uno a tema Steve Zissou, l’altro a tema Castello Cavalcanti). Ha dichiarato: «Ho cercato di disegnare un bar dove passerei volentieri i miei pomeriggi». Magari a scrivere un film.
bar luce a milano
wes anderson
The Grand Budapest Hotel Wes Anderson PERSONAGGI
il bancone del bar luce
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