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    RENZI VUOLE FAR SLITTARE IL CONGRESSO A DOPO LE AMMINISTRATIVE, COSI’ NON SARA’ LUI IL SEGRETARIO CHE DOVRA’ METTERE LA FACCIA SULLA PROBABILE SCONFITTA – PER POI RIPRESENTARSI COME “SALVATORE DELLA PATRIA”: CON ME IL PARTITO PRENDE IL 40% - ALMENO CI PROVA…


     
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    ELEZIONI ELEZIONI

    Gira una strana voce dalle parti del Nazareno. E per vedere se sarà confermata, basta aspettare la fine dell’assemblea Pd. Lo spiffero dice che Matteo Renzi si dimetterà da segretario: e questo è risaputo. Che accetterà l’idea di allungare i tempi del congresso, per far finta di accogliere le richieste della minoranza: ed anche questo è più o meno sullo sfondo.

    matteo renzi e agnese landini al voto a pontassieve 6 matteo renzi e agnese landini al voto a pontassieve 6

     

    Quel che non si racconta sono i motivi di queste improvvise “aperture” del Ducetto. Se il congresso scavalla le elezioni amministrative, non sarà Matteuccio ad accollarsi le responsabilità dell’attesa e prevista debacle elettorale del Pd alle amministrative. Difficilmente, il Partito democratico conquisterà il 40% nelle città dove si vota. Cifra che Renzi considera un suo patrimonio personale di consensi: come il 40% delle Europee e come il 40% dei si al referendum.

    ORFINI RENZI ORFINI RENZI

     

    E le colpe dell’insuccesso ricadranno tutte sul segretario-ponte che guiderà il partito durante la campagna elettorale. Con il risultato che al congresso, quando si svolgerà, Matteo può dire: senza di me, il diluvio… Una cattiveria od un retropensiero di quale cinico renziano?  

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