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TENERE A BADA BURIONI E BASSETTI: CON LA WEST NILE NON CI TROVIAMO DI FRONTE A UNA NUOVA EMERGENZA - IL DOTTOR PAOLO MEZZANA, COORDINATORE DEL LAZIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA AMBIENTALE, TRANQUILLIZZA I CITTADINI E INVITA I DUE INFETTIVOLOGI A RIPORRE NELL’ARMADIO I PISTOLONI CARICHI DI INSETTICIDA: “NON BISOGNA ANDARE A CACCIA DI UNA NUOVA PANDEMIA. WEST NILE È SUL NOSTRO TERRITORIO DA ANNI. STIAMO ASSISTENDO A UN AUMENTO DELLA DIFFUSIONE TERRITORIALE, MA L’80% DEI SOGGETTI HA UN DECORSO DELLA MALATTIA ASINTOMATICA. STERMINARE LE ZANZARE? POTREBBE AVARE CONSEGUENZE GRAVI E IRREVERSIBILI E ANDREBBE A SQUILIBRARE IL NOSTRO ECOSISTEMA” - COSA FARE PER PROTEGGERSI

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Federica Macagnone per Dagospia

 

Intervista al dottor Paolo Mezzana, coordinatore del Lazio della Società Italiana di Medicina Ambientale

 

Paolo Mezzana

Con la West Nile siamo di fronte a un’emergenza?

No, non c’è alcuna emergenza perché la malattia non si trasmette da uomo a uomo. Non bisogna andare a caccia di una nuova pandemia anche perché West Nile è sul nostro territorio da anni. Rispetto al passato stiamo assistendo a un aumento della diffusione territoriale, ma questa è una conseguenza del cambiamento climatico, dell’occupazione dei spazi verdi e dell’eccessiva urbanizzazione. Bisogna rassicurare i cittadini e non bisogna spaventarsi, l’80% dei soggetti ha un decorso della malattia asintomatica.

 

Cosa pensa delle parole di Roberto Burioni ("Far sparire le zanzare dai luoghi dove ci sono gli uomini”) e di Matteo Bassetti (“Dobbiamo pensare non più alle zanzare come a un fastidio ma come a dei veri e propri killer”)?

virus west nile

Potremmo fornire loro il laser Photon Matrix per sterminare le zanzare. Bisogna fare attenzione quando si parla di eliminazione indiscriminata o totale di una specie da un ecosistema. Può avere conseguenze gravi e irreversibili. Le disinfestazioni a tappeto sono un atto attivo sulla natura che poi reagisce.

 

Bisogna pensare che le zanzare adulte sono una risorsa alimentare per numerosi predatori: la loro rimozione potrebbe causare un declino a catena di queste specie. Senza contare che la pressione selettiva può portare all’evoluzione di nuove specie resistenti o ancora più aggressive. Per questo non si può pensare a un’eliminazione totale che andrebbe a squilibrare ecosistemi e biodiversità.

 

ROBERTO BURIONI SULLE ZANZARE

E dunque come ci possiamo proteggere?

Ognuno di noi può adottare dei semplici accorgimenti. Mettere il repellente, montare le zanzariere alle finestre, svuotate i sottovasi. In più bisogna pensare a una prevenzione ambientale. Ci vuole una presa di coscienza ecologica più sviluppata. Bisogna lasciare spazi alla natura in modo tale che gli animali rimangano nel loro territorio. Più spazi occupiamo male, più avremo problemi di questo tipo.

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