RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
1 - MAL DI DENTI O DI COLLO TUTTA COLPA DELLA CERVICALE
Letizia Gabaglio per “Salute - la Repubblica”
Da novembre in poi ogni mal di testa, di denti o qualunque disturbo alla spalla è sempre colpa della cervicale. Persino il mal di schiena. Ma davvero c' entra sempre o è un mantra che viene ripetuto senza che vi sia un minimo di affidabilità scientifica? Premettiamo che quello cervicale è uno dei dolori più diffusi: ne soffrono prima o poi praticamente tutti, gli specialisti stimano si tratti del 60% della popolazione. Inizia come un episodio acuto, ma nel 10% dei casi può addirittura diventare cronico. Parliamo della cervicalgia, più semplicemente chiamata "cervicale", dal nome della parte della colonna che sorregge la testa, il rachide cervicale.
« Il fenomeno non accenna a diminuire - ha spiegato Mario Manca, presidente degli Ortopedici e traumatologi ospedalieri d' Italia ( Otodi) durante il Trauma Meeting di ottobre a Riccione - e il dolore al collo, ma anche alla nuca e alle spalle, coinvolge sempre di più un numero enorme di persone. E molti, indipendentemente dalla loro età, sono costretti a vivere con dolori ricorrenti e invalidanti al collo».
A seconda dell' età le cause possono essere diverse: nei giovani adulti è principalmente una questione di postura scorretta e di movimenti repentini, e molti studi accusano il ricorso massiccio a tablet e cellulari, che viziano la postura; negli anziani possono agire anche delle alterazioni causate invece dall' artrosi.
« Il rachide cervicale è il tratto della colonna più mobile e quindi più fragile - spiega Francesco Falez, presidente della Società italiana di ortopedia e traumatologia - e il torcicollo è per questa zona specifica l' equivalente del colpo della strega sul tratto lombare ma. Diversamente dalla parte più bassa della schiena dove ci sono però gli addominali a compensare la posizione sbagliata, nel collo non ci sono muscoli che possano contrastare la postura scorretta » .
Così il dolore si irradia, va a colpire le spalle e arriva fino alle braccia, interessare anche la regione interscapolare e in generale tutte le parti del corpo in qualche modo legate al collo: non di rado le persone che soffrono di cervicale lamentano infatti anche mal di testa, soffrono di bruxismo - digrignano cioè i denti, specialmente durante il sonno - hanno giramenti di testa e vertigini.
Tutti sintomi associati al torcicollo anche se non esistono evidenze che facciano luce sul rapporto di causa- effetto. « Quello che sappiamo per certo è che la cervicalgia è frutto di una inadeguatezza posturale in cui la testa si protende in avanti annullando la fisiologica curva in avanti del collo » , aggiunge Falez.
Imputati numero uno - appunto - gli schermi: quelli di computer, cellulari e tablet. Troppe ore passate seduti davanti al pc, abitudini sbagliate come parlare al cellulare tenendolo fra spalla e guancia oppure giocare e chattare al telefonino con il collo sempre abbassato. In questo caso - dicono gli esperti - basterebbe alzare le braccia e portare lo schermo all' altezza degli occhi per limitare i danni. Diversi studi, infatti, cominciano a trovare un' associazione fra queste abitudini e la frequenza del mal di collo.
L' ultimo, firmato dai ricercatori dell' università della Giordania e pubblicato su Plos One, ha trovato nella popolazione studentesca un' associazione significativa fra torcicollo e ore passate a mandare messaggi o guardare video al cellulare. Di più, c' è anche chi azzarda che il mal di collo da cellulare sia da considerare un nuovo disturbo specifico e chi come Kenneth Hansraj della New York Spine Surgery and Rehabilitation Medicine - ha calcolato che inclinare il collo fino a 60° alla ricerca del video equivalga a sopportare un peso di oltre 27 chili. È lo sforzo necessario a contrastare la forza di gravità esercitata sulla testa - che in posizione verticale, con le orecchie sopra la linea delle spalle, pesa oltre 4 chili - in maniera crescente all' aumentare dell' inclinazione.
La postura corretta è quindi la chiave per prevenire il dolore, insieme alla respirazione: se si usa il diaframma per inspirare è difficile che i muscoli delle spalle e del collo si contraggano.
« Ci sono numerose evidenze del fatto che lo stress e l' emotività giocano un ruolo importante nell' esordio del torcicollo - spiega Flavia Santoboni, fisiatra all' ospedale universitario Sant' Andrea di Roma e all' Istituto di medicina e scienza dello sport del Coni - ma non sempre è possibile tenere questi fattori sotto controllo.
Quindi se non riusciamo a prevenire l' insorgere del problema e il dolore dura a lungo bisogna agire: il primo passo è pianificare una visita dal fisiatra per stabilire il percorso di riabilitazione. Attenzione però: non esiste una cura che vada bene per tutti, ognuno risponde in maniera diversa sia ai farmaci sia alle altre terapie » . Di miracoli non se ne fanno, soprattutto se non si corregge la postura.
2 - I 10 CONSIGLI DELLA FISIATRA
Seduti nelle sale d' attesa dei medici di famiglia se ne possono trovare a bizzeffe. Sono le persone che soffrono di cervicalgia, il dolore alla cervicale, disturbo che è secondo solo al mal di schiena come sintomo riportato nelle consultazioni. Eppure basterebbero piccole correzioni allo stile di vita e qualche accortezza in più per riuscire a prevenire o quanto meno contenere il problema. Già, perché il mal di collo è principalmente una questione di cattive abitudini, come ha certificato anche un gruppo di ricercatori svedesi del Karolinska Institute che ha valutato la storia di oltre 5mila persone descrivendo cosa ha scoperto su BMJ Open.
Ebbene, potrà sembrare banale, ma chi ha una vita salutare - non fuma, beve con moderazione, fa attività fisica e mangia 5 porzioni di frutta e verdura al giorno - ha un rischio inferiore di soffrire di dolore al collo persistente rispetto a chi non segue queste indicazioni. Una protezione che funziona più nelle donne che negli uomini.
Per un risultato ancora più efficace, per cercare cioè di prevenire l' insorgere del dolore - soprattutto se si è particolarmente soggetti alla cervicalgia - oltre a vivere secondo i principi dei sani stili di vita, si possono seguire i 10 consigli che ci ha dato Flavia Santoboni, fisiatra presso l' azienda ospedaliera Sant' Andrea di Roma e all' Istituto di Medicina e scienza dello sport del Coni.
Consigli da mettere in pratica tutti i giorni oppure non appena si avvertono le prime rigidità o gli accenni di un dolore che, se non si interviene per tempo, rischia di condizionare fortemente la quotidianità.
AL LAVORO
Evitare le posture scorrette e prolungate in ufficio: se si usa il computer il terminale va posto all' altezza degli occhi. Occorre regolare l' altezza della sedia in modo da non dover abbassare la testa per inquadrare lo schermo. Se si deve mantenere la stessa posizione a lungo, programmare almeno un momento di riposo ogni ora.
Alzandosi e guardando anche fuori dalla finestra.
IL CELLULARE
Non passate ore con il collo piegato e il capo proteso in avanti per guardare il cellulare.
Se non se ne può fare a meno, portare lo schermo all' altezza degli occhi, alzando le braccia o poggiandolo su un rialzo, e muovere il collo ogni 20 minuti.
Per capire quanto i muscoli siano in tensione fate un bel respiro profondo abbassando le spalle al momento di buttare fuori l' aria.
MUOVERSI!
Combattere la sedentarietà, che peggiora l' atteggiamento posturale sbagliato, con almeno 3 ore a settimana di attività fisica moderata associata a esercizi di stretching della muscolatura cervicale. Non servono grandi sforzi, basta una passeggiata di mezz' ora al giorno. A casa eseguire gli esercizi di allungamento dei muscoli del collo. Importante indossare calzature comode.
YOGA E TAI CHI
Migliorare la flessibilità della colonna vertebrale, agendo sia sugli arti superiori sia su quelli inferiori. Yoga, tai chi, qi gong sono discipline che rinforzano i muscoli favorendone l' allungamento e allo stesso tempo rilassano la mente. Va bene anche la ginnastica posturale o in generale tutti gli esercizi fisici dolci che richiedono uno sforzo moderato.
ATTENTI AI PESI
Attenzione agli sport di potenza, come la pesistica, perché la sollecitazione degli arti superiori è grande e lo sforzo potrebbe portare a contratture o strappi. Bisogna sempre avere la supervisione di personale esperto. In ogni caso dopo l' allenamento va dedicato il giusto tempo allo stretching che deve riguardare tutti i gruppi muscolari che sono stati sollecitati.
VIA DALLE CORRENTI
Evitare l' esposizione diretta a correnti fredde o all' umidità soprattutto se si è seduti a lungo a lavorare, leggere o guardare la tv. Anche se non ce ne accorgiamo, in risposta alla sensazione sgradevole di freddo i muscoli del collo e delle spalle si contraggono gradualmente e possono rimanere così anche per ore. In generale, è bene non passare mai più di 60 minuti nella stessa posizione.
IL BIMBO PESA!
Evitare movimenti bruschi e torsioni, o i salti sui tappeti elastici: in questo caso si rischia il famoso colpo di frusta perché il ritorno del movimento non è controllato. Anche sollevare sacchetti della spesa troppo pesanti, prendere in braccio un bambino, spostare pesi da uno scaffale all' altro sono movimenti da evitare in caso di dolore acuto e da fare con attenzione se si soffre di torcicollo.
MOMENTI DI RELAX
Riconoscere e lavorare sulle cause di stress e tensione quotidiana. Il dolore è infatti correlato ad aspetti di natura emotiva e psichica e lo stress è un potente regolatore della percezione del dolore. Se non è possibile evitare le situazioni stressanti è bene programmare momenti di rilassamento, per esempio una lezione di yoga a fine giornata. O un massaggio rilassante.
LA RABBIA FA MALE
Evitare di pensare negativo. Potrebbe sembrare semplicistico, ma ci sono studi osservazionali che dimostrano come un atteggiamento di catastrofismo e la rabbia prolungata siano fattori prognostici sfavorevoli: rallentano cioè la guarigione del torcicollo perché alimentano una risposta infiammatoria da parte dell' organismo che dura nel tempo.
IL CUSCINO GIUSTO
Usare un cuscino anatomico per la cervicale. Insieme al fisiatra è bene passare in rassegna tutte le proprie abitudini, per individuare quelle su cui vale la pena agire. Come si riposa è una di queste: la posizione della colonna deve essere il più possibile naturale e favorire il rilassamento. A seconda di come si dorme - supini, su un lato - si potrà scegliere il cuscino anatomico più indicato.
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