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Flavia Amabile per "la Stampa"
Nel 2020 la prima ondata del Covid aveva paralizzato gli italiani, persino donazioni e trapianti di organi erano calati del 10%. Nel 2021 c'è stato un recupero che ha fatto registrare il terzo miglior dato di sempre in Italia. Nell'anno appena terminato la Rete trapianti ha segnato un aumento del 12,1% nelle donazioni di organi e del 9,9% dei trapianti. Il tasso di donazione è risalito a 22,9 donatori per milione di abitanti: meglio del 2020 (20,5) ma anche del 2019 (22,8).
Sono i dati contenuti nell'ultimo rapporto del Cnt, Centro nazionale trapianti. In forte aumento anche le adesioni alla campagna di donazione cresciute del 68,8%, la più alta percentuale da quando l'adesione avviene all'anagrafe comunale al momento del rinnovo della carta di identità. «Dalla nostra rete di donazioni e trapianti arrivano notizie incoraggianti - commenta il ministro della Salute, Roberto Speranza - Risultati raggiunti nonostante la pandemia grazie alla forza del nostro Sistema Sanitario Nazionale e al grande lavoro dei suoi professionisti».
I prelievi di organi sono tornati ai livelli pre- Covid, superando di nuovo quota 1.700. Complessivamente le donazioni nel 2021 sono state 1.725 contro le 1.539 del 2020 (+12,1%), di cui 1.363 da donatori deceduti (+10,4%) e 362 da viventi (+19,1%). Sono stati 3.778 i trapianti eseguiti in Italia nel 2021, 341 in più rispetto al 2020 (+9,9%), il terzo miglior risultato di sempre in Italia. Valle d'Aosta, Toscana ed Emilia Romagna si confermano le regioni con il maggior numero di donazioni in rapporto alla popolazione.
Le regioni del Centro-Sud restano, invece, ancora indietro rispetto a quelle settentrionali, ma sono in recupero. A spingere verso l'alto l'attività di trapianto è anche il calo delle opposizioni al prelievo degli organi rilevate nelle rianimazioni: nel 2021 i rifiuti si sono fermati al 28,6% contro il 30,2% dell'anno precedente. Quattro volte su 5 sono i parenti del deceduto a negare l'espianto.
Il miglior risultato è stato ottenuto in Veneto (tasso di opposizione del 18,8%, -4,4 rispetto al 2020), e anche nelle regioni meridionali la situazione è in netto miglioramento: la Campania ottiene un risultato più positivo della media nazionale (27,8% di rifiuti, un anno prima l'opposizione era al 37,7%), e diminuzioni tra il 6 e il 17% si sono registrate anche in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, oltre che in Abruzzo, Umbria e Liguria.
Sul fronte dei trapianti d'organo, la regione nella quale sono stati effettuati più trapianti è stata la Lombardia (686), seguita da Veneto (523) ed Emilia Romagna (486). Per quanto riguarda i soli trapianti da vivente, è il Veneto a guidare la classifica nazionale (76), davanti a Emilia Romagna (64) e Lazio (46).
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