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Vittorio Sabadin per “il Messaggero”
I condizionatori d'aria sono accesi a pieno regime negli uffici e nelle case di quasi tutta Europa per mitigare l'ultima ondata di calore, ma ci sono ottime ragioni per farne un uso più moderato. Non solo consumano molta energia in un momento in cui ne abbiamo poca, ma immettono anche nell'atmosfera gas a effetto serra che aggravano il problema invece di risolverlo. Ma ora, secondo uno studio condotto in Spagna, c'è una terza ragione per non tenerli accesi tutto il giorno: si è infatti scoperto che i condizionatori d'aria fanno ingrassare.
ALIMENTAZIONE
Javier Sánchez Perona, ricercatore dell'Istituto de la Grasa (vi si studiano l'alimentazione e le materie grasse), quando è arrivato anni fa a Siviglia aveva notato quanto fossero magre le persone. All'epoca faceva già caldo quasi come oggi, ma nelle abitazioni c'erano pochi condizionatori. Oggi ce n'è uno in ogni appartamento, e la città ha il più alto tasso di obesità della Spagna.
C'è una correlazione tra le due cose? «L'aria condizionata ci fa ingrassare ha confermato Perona a El País perché stare al freddo ci fa venire fame. Il rapporto tra temperatura e appetito è stato scientificamente provato: più alta è la temperatura, più basso è l'appetito. Se viviamo con l'aria condizionata mangeremo di più e ingrasseremo».
Tutti abbiamo notato che il caldo fa passare la fame e che in giorni come questi nessuno ha voglia di cibi grassi o eccessivamente elaborati. Questo dipende dal fatto che gli esseri umani sono omeotermi, hanno cioè la capacità, comune a tutti i mammiferi, di regolare il metabolismo per mantenere la temperatura corporea costante, indipendentemente da quella dell'ambiente.
Ed è il cibo che ingeriamo a produrre l'energia che ci mantiene a una temperatura costante.
Ricerche condotte tempo fa negli Stati Uniti su alcune cavie avevano già dimostrato che a una temperatura di 35° si mangia il 10 per cento in meno di quello che si consuma a 24°. A 40°, la temperatura di ieri in molte zone dell'Europa, le cavie hanno smesso di nutrirsi. A Birmingham, nello stato dell'Alabama, si è fatto un esperimento analogo su alcuni esseri umani invitati a mangiare una pizza: per ogni grado di aumento della temperatura, ne ingerivano 85,9 chilocalorie in meno.
Ma il vero problema è che il nostro metabolismo è ormai fortemente condizionato dal fatto che non siamo più abituati a vivere in situazioni di temperature estreme o anche solo variabili: il condizionatore d'estate e il riscaldamento d'inverno ci fanno passare sempre più tempo in una condizione termicamente confortevole, che gli studiosi spagnoli hanno battezzato, con una bella espressione, sedentarismo térmico.
Poiché non siamo più troppo caldi o troppo freddi, abbiamo bisogno di meno energia per mantenere costante la temperatura del corpo, e quello che ingeriamo senza poi bruciarlo si accumula quasi tutto nel giro vita.
CAUSE
L'epidemia di obesità che affligge il mondo ha molte cause, ma il cibo spazzatura, gli alimenti raffinati e lavorati, lo stile di vita sedentario non bastano da soli a spiegarlo. Alcuni scienziati hanno già aggiunto all'elenco anche la diffusa rinuncia al fumo, che causa sempre un incremento di peso, e il consumo crescente di molti farmaci come gli antidepressivi, gli antistaminici e i contraccettivi. Ora bisognerà aggiungere anche i condizionatori, e riflettere sul fatto che tutto quello che sembra semplificarci la vita alla fine ci fa solo ingrassare.
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