MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI
1 - GOVERNO: LEGA, NON VOTEREMO DROGA E CITTADINANZA FACILI
(ANSA) - "Abbiamo votato la fiducia e voteremo il dl aiuti per un patto di governo di assoluta emergenza e per le sue misure. Ma dico anche quello che non vi voteremo. Non vi voteremo la droga facile, la cittadinanza facile, l'immigrazione e gli sbarchi facili, il ritorno alla Fornero facile o la riforma del catasto ai valori di mercato. Saremo responsabili sui temi economici e gli aiuti, ma basta demagogia non faremo sconti".
MASSIMO BITONCI
Così il deputato della Lega Massimo Bitonci, capogruppo in commissione Bilancio e responsabile del dipartimento Attività produttive del partito, ha concluso la dichiarazione di voto in Aula alla Camera sul dl aiuti.
2 - I SOSPETTI DI SALVINI SUL VOTO DEL 2023 "LAVORANO A UN ALTRO GOVERNO TECNICO"
Emanuele Lauria per “la Repubblica”
CONTE SALVINI
Non bastasse il cahier de doléances dei 5Stelle, ecco l'elenco delle priorità di Matteo Salvini. Una spina dopo l'altra, per Mario Draghi, che continua la sua navigazione con addosso il peso dell'insofferenza degli ex gialloverdi. Che tutto ciò possa generare una crisi, sono in pochi a crederlo. Ma certo, mentre si attendono le mosse finali del Movimento di Giuseppe Conte sul dl Aiuti, il leader della Lega decide di alzare la posta.
E chiede al governo anzitutto la pace fiscale: «Ci sono 15 milioni di italiani - afferma il segretario in un'intervista al Qn - che tra pandemia e crisi non sono riusciti a onorare il debito con lo Stato. Devono ripartire».
MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI
Ma la lista delle richieste leghiste è lunga: «Entro fine anno - prosegue Salvini - dobbiamo superare la sciagurata legge Fornero con Quota 41, poi avanti tutta con l'equo compenso per i liberi professionisti, e con l'autonomia regionale, per la quale manca solo il via libera di Draghi. E, vista la crisi, ritengo che non abbiano senso misure illiberali come il limite di spesa in denaro contante e l'obbligo dell'uso del bancomat o della carta di credito».
matteo salvini 3
Un taccuino fitto, quello di Salvini. Pronto a dare battaglia, come annunciato da giorni, ai provvedimenti su ius scholae a cannabis: con un calendario affollato, queste misure potrebbero sbarcare alla Camera mercoledì sera o giovedì mattina, la Lega in ogni caso è pronta a iniziative plateali in aula. In questo caso nel mirino del partito di via Bellerio ci sono i giallorossi, che sono sponsor di queste norme, ma non manca la perplessità sul fatto che Draghi non sia intervenuto per far mettere da parte temi che spaccano la maggioranza.
salvini putin conte
Salvini dice che «nel partito c'è una crescente insofferenza per i comportamenti della sinistra al governo e per alcuni ritardi dell'esecutivo».
Ma è in serata, alla festa della Lega di Adro (Brescia), che il senatore milanese lancia il suo j' accuse : «Mancano solo 240 giorni al voto che vedrà il centrodestra e la Lega vincere. Proveranno a fermarci in tutti i modi: con una nuova legge elettorale, tentando di rinviare le elezioni, lavorando per un nuovo governo tecnico. Ma ce la faremo. E fra le prime cose che faremo ci sarà la riforma della giustizia».
DURIGON E SALVINI ALL INCONTRO CON DRAGHI SULLE PENSIONI
Alzare i toni serve sia per non lasciare spazio mediatico al solo Conte sia per placare alcuni malumori interni dopo l'insuccesso delle amministrative, con il sorpasso di Fdi nella maggior parte dei Comuni. Un gruppo di militanti della vecchia Lega Nord, il partito fondato da Bossi e relegato da Salvini al ruolo di bad company, ha avviato una battaglia per "scongelare" il Carroccio e restituirgli una funzione politica. Usandolo come strumento per un ritorno alla linea originaria dei lumbard (parola d'ordine: autonomia) e rilanciandolo anche nelle competizioni elettorali.
SALVINI DRAGHI
Il tutto passa da un obiettivo adesso più vicino: la celebrazione di un congresso. L'ex deputato Gianluca Pini ha presentato un ricorso d'urgenza al tribunale di Milano per la convocazione dell'assemblea, dove potrebbero far rumore (e contarsi) non solo ortodossi e nostalgici del "sindacato del Nord", ma gli oppositori interni che contestano a Salvini gli ultimi cattivi risultati elettorali. Il commissario della Lega Nord, Igor Iezzi, sabato ha indetto un consiglio federale che prevede al secondo punto dell'ordine del giorno proprio il congresso.
MATTEO SALVINI DOPO L'INCONTRO CON MARIO DRAGHI