Filippo Maria ricci per gazzetta.it
ramos perez
E all’improvviso, volarono gli stracci. Davanti a tutti, nel sacro “vestuario blanco”, lo spogliatoio della squadra di casa del Santiago Bernabeu. Presidente contro capitano. Senza insulti, ma con toni accesi e parole pesanti. Non sono passate nemmeno 48 ore dalla sconfitta con l’Ajax che ha portato alla chiusura repentina del regno europeo del Madrid dopo 1011 giorni e emergono dettagli pesanti sulla serata.
DAL PALCO ALLO SPOGLIATOIO — Dopo la partita Florentino Perez e Sergio Ramos si sono incontrati nello spogliatoio gestito, per ora, da Santi Solari. I due venivano dai rispettivi palchi. Quello presidenziale, dove Perez aveva masticato rabbia per 90 minuti, e quello personale dove Ramos circondato da famigliari e cameramen aveva registrato una puntata della serie che Amazon Prime gli sta dedicando. Florentino ha rimproverato la cosa a Sergio: il paradosso di vedere il capitano, squalificato per presunzione e incontinenza verbale, protagonista di una serie tv mentre i suoi uomini venivano presi a pallate dagli sbarbati dell’Ajax era evidente. E strideva. Mentre il capitano girava, al presidente giravano.
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BOTTA E RISPOSTA — Così la discussione si è scaldata subito. E sono volate parole grosse. Riportate per primo da As. Poi da Marca, poi da tutti gli altri. Non si tratta di voci non confermate, d’indiscrezioni di un giornalista a caccia di click. La lite è di dominio pubblico, perché nello spogliatoio c’era un sacco di gente. Perez si è lamentato dell’attitudine dei giocatori, parlando di scarsa dedizione alla causa, citando un eccesso di giorni liberi e arrivando ad usare il termine “vergognoso”. Ramos è saltato, e ha risposto per le rime rimproverando al presidente la pessima programmazione nel confezionamento della rosa e incolpandolo del disastro appena palesatosi.
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LA FRATTURA — A quel punto si è raggiunto il climax del diverbio, con Florentino che ha minacciato Ramos di cacciarlo dal Madrid e Sergio che ha risposto dicendo che se il presidente paga ciò che gli deve lui se ne va anche subito. E ricordando a Perez di aver dato tutto per il club, per la squadra e persino per lui. Uno col quale il capitano ha sempre avuto un rapporto teso, così come Casillas e Cristiano Ronaldo, usciti entrambi in malo modo dal Madrid. Ramos però è ancora lì, è il capitano, e deve rinnovare a breve un contratto già sontuoso. Perez ne farebbe volentieri a meno, però il terreno è leggendario e scivoloso.
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FINALE LUNGHISSIMO — Che le due facce più note della Casa Blanca si scontrino in questo modo, e che la cosa venga alla luce in maniera tanto precisa, fotografa alla perfezione lo stato di salute nervosa del Madrid. Non solo la stagione si chiuderà senza vittorie, il problema è che al sipario mancano ancora due mesi e mezzo e 12 partite. Il Madrid che ha sottovalutato l’Ajax ora ha paura del Valladolid, rivale di domenica sera. E a questa prima gara mancano ancora 3 giorni. Il tempo al Bernabeu sembra essersi fermato, le settimane si allungheranno a dismisura, la quotidiana mole d’informazioni che vengono prodotte ogni giorno attorno alla Casa Blanca può farsi insostenibile.
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