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    “UCCIDITI VECCHIO” - SCOPERTO UN OSPIZIO LAGER IN CUI GLI ANZIANI VENIVANO PICCHIATI E UMILIATI - UN SIGNORE DI 84 ANNI CHIEDE DI ESSERE PORTATO IN BAGNO E INVECE GLIELA FANNO FARE ADDOSSO: PUZZI DI MERDA, MAIALE CHE SEI, MALEDETTO VECCHIO, TESTA DI MINCHIA, VATTI AD AMMAZZARE” - CENTO GIORNI DI VESSAZIONI REGISTRATE DALLE TELECAMERE NASCOSTE: I TITOLARI DELLA STRUTTURA NON AVEVANO NEANCHE I REQUISITI PROFESSIONALI…


     
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    Estratto dell’articolo di Renato Farina per “Libero quotidiano”

     

    A Palermo è stato scoperto il solito lager per anziani. In una struttura chiamata "Anni Azzurri", un signore di 84 anni, invalido, è stato sottoposto per chissà quanto tempo a ogni tipo di umiliazione, trattato come se fosse uno straccio sudicio di escrementi, e schifato con lo stesso disgusto, ostinatamente, ossessivamente, fino all' intervento della polizia.

    OSPIZIO LAGER A PALERMO OSPIZIO LAGER A PALERMO

     

    Questo ospizio dell' orrore è stato chiuso, gli anziani restituiti alle famiglie, i presunti colpevoli sono stati semplicemente denunciati, con l' obbligo di residenza nel loro Comune. Non avevano requisiti professionali, una badante era pagata in nero ed è inquisita perché riscuoteva il reddito di cittadinanza. Forse rischia di più per quello che per quel che i video documentano quanto a infamia.

     

    […] Il titolare della struttura era affiancato da padre, madre e fratello nella gestione quotidiana dell' attività. Specie di notte si aggiungeva la citata badante, in nero, a cui hanno sequestrato la tessera del reddito di cittadinanza. Il filmato spaventa. Quell' uomo capisce tutto, ma non può muoversi. A 84anni, mendica di essere portato in bagno. Invece no. Gliela fanno fare dentro. Dopo di che parte l' umiliazione che tocca agli incontinenti, trattati come immondizia. La badante è spiccia, la parlata chiara e netta. Gli dice: «Puzzi di merda, maiale che sei, maledetto vecchio, testa di minchia, vatti ad ammazzare».

     

    CENTO GIORNI

    OSPIZIO LAGER A PALERMO OSPIZIO LAGER A PALERMO

    Cento giorni di vessazioni registrate dalle telecamere nascoste. Imbavagliato, percosso, dice l' ordinanza del giudice. Ci domandiamo, ma forse non abbiamo capito bene: cento giorni? Ma come si fa a lasciar continuare la tortura? La flagranza doveva scattare al primo istante. Si voleva vedere in quanti si accanissero? Un signore anziano non può essere considerato una cavia umana per catturare tutta la banda. O forse sono ingenuo e ignoro la necessità burocratica che i carabinieri primi passino le carte ai pm e poi questi attendano che il gip legga e poi scriva le sue pagine esecutive?

     

    Attenzione. Uno dice: Palermo, struttura sociale degradata. Non è così. Andando a ritroso si trovano casi recentissimi a Udine, a Rovigo, nel Bolognese, a Siracusa, a Besana Brianza, a Rimini. Quest' ultimo episodio dimostra che non necessariamente le strutture sono fatiscenti e lerce. Nella città romagnola si vede una anziana che con voce tremante cerca di dire qualcosa e viene zittita con un cucchiaio di legno martellatogli sulla canizie, si sente il toc toc sul cranio, e la carnefice intima: «Non ti muovere altrimenti prendiamo la mazza». E la vecchina che cinguetta, povero usignolo dall' ala spezzata: «Non sculacciarmi più». E quella: «Ti spezzo le gambe».

     

    OSPIZIO LAGER A PALERMO OSPIZIO LAGER A PALERMO

    Ma poi le immagini mostrano l' ingresso. Spalliere di fiori, luminosità, sembra una casa adatta per la regina madre. E invece... C' è qualcosa di più profondo del disagio sociale a determinare questo stato di cose. È cambiato l' universo mentale, che si somma all' originaria cattiveria della stirpe umana. Ribaltando il lascito della civiltà biblica (onora il padre e la madre), il dizionario dei luoghi comuni contemporanei recita: «I vecchi sono cattivi». E così circolano dicerie a confermare questo dogma post-cristiano. Negli uffici postali, passano davanti alle code imprecando. Hanno il potere e non lo cedono, se non crepando, ma chi li ammazza quelli lì? I vecchi sono avari, non mollano la grana. Soprattutto i vecchi sono tanti, e tendono ad ammalarsi senza morire, riempiendoci di spese croniche e scatarranti.

     

    Bisognerebbe rilanciare, come basamento di una cultura alternativa a quella disumana che si è affermata, due pensieri che sono dinamite per aprire radure nella giungla.

    Benedetto XVI, 12 novembre 2012: «La sapienza di vita di cui siamo portatori (noi vecchi) è una grande ricchezza. La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune. Chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita!». Wolfgang Goethe: «Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo per possederlo».

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