Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per www.corriere.it
GORDON SINGER
Denaro e crediti per oltre 1 miliardo di euro, flussi finanziari collegati alla compravendita del Milan, sono stati fatti affluire nelle Isole Cayman e in Delaware da due società lussemburghesi del fondo americano Elliott del finanziere Gordon Singer appena 24 ore dopo il blitz della Guardia di Finanza milanese del 26 gennaio, e cioè all’indomani dell’emergere in pubblico dell’inchiesta sulla cessione del Milan dal fondo Elliott al fondo RedBird del finanziere Gerry Cardinale.
Un’operazione per la quale ora il socio di minoranza di Elliott, il fondo Blue Skye, chiede al Tribunale Fallimentare di Milano (che per decidere ha fissato udienza il 24 maggio) di dichiarare l’insolvenza non del Milan, ma delle due società lussemburghesi tramite le quali Elliott controllava il Milan sino alla cessione a RedBird.
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Il punto di partenza è quando nel 2017 il controverso uomo d’affari di Hong Kong, Li Yonghong, compra da Silvio Berlusconi il Milan usando il veicolo societario lussemburghese Rossoneri Sport e prendendo in prestito i soldi (attraverso la sottoscrizione di sofisticati titoli di debito denominati TPCEs, e con un pegno sul Milan) dalla lussemburghese Project Redblack, posseduta da Elliott con il socio di minoranza Blue Skye.
Quando nel 2018 Li Yonghong non riesce a ripagare il prestito, i creditori escutono il pegno e diventano quindi padroni del Milan, gestendolo attraverso la nomina di propri amministratori nel cda.
Gerry Cardinale
Tutto fila liscio fino al maggio-giugno 2022, quando il Milan viene ceduto al fondo americano RedBird di Gerry Cardinale con una decisione del socio di maggioranza Elliott. Il socio di minoranza Blue Skye la contesta perché afferma di averla appreso solo dalle dichiarazioni ai giornali del presidente del Milan Paolo Scaroni (entrato in cda come rappresentante di Elliott ai tempi del cinese), protesta che con una differente vendita si potesse strappare un prezzo migliore, asserisce la violazione degli accordi statutari su questo tipo di decisioni, lamenta la revoca in Rossoneri Sport del proprio amministratore Giovanni Caslini.
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Tutto l’armamentario di cause e controcause (pendenti negli Stati Uniti, in Lussemburgo, a Hong Kong e in Italia) non ferma la cessione nell’agosto 2022: RedBird (che agisce tramite l’olandese ACM Bidco B.V.) compra il Milan al prezzo di 1 miliardo e 160 milioni, di cui versa 600 milioni in denaro a Rossoneri Sport, mentre per pagare i restanti 560 milioni prende i soldi in prestito dal venditore Rossoneri Sport («vendor loan»).
Un mese e mezzo fa, il 26 gennaio, la Gdf si presenta in alcuni studi legali milanesi ad acquisire carte sull’operazione, il che disvela l’esistenza di una inchiesta della Procura (originata da un esposto di Blue Skye) per l’ipotesi di «appropriazione indebita» e di «ostacolo alle funzioni di vigilanza» della Covisoc sui bilanci delle società di calcio.
GERRY CARDINALE IN PIAZZA A FESTEGGIARE IL MILAN
Ora si scopre che, nelle 24 ore successive al blitz della GdF, Rossoneri Sport a titolo di parziale rimborso dei prestiti è corsa a versare a Redblack 515 milioni di euro in denaro e altri 541 milioni in note di credito; e che, immediatamente nella stessa giornata, Redblack si è precipitata a distribuire gli attivi a Elliott, e dunque a fare risalire il denaro e i titoli per due terzi alla Elliot International che sta alle Isole Cayman, e per un terzo alla Elliot Associates che sta in un altro paradiso fiscale come il Delaware.
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