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FABRIZIO DE ANDRÈ BIFRONTE: ARTISTA SENSIBILE E PADRE CINICO -SENTITE COSA RACCONTAVA NEL 2018 IL FIGLIO CRISTIANO: “DA PICCOLO LA MIA MIGLIORE AMICA ERA AGOSTINA, UNA SCROFA. MIO PADRE MI LASCIAVA FARE. POI, UNA SERA, CHIAMA UN PO’ DI AMICI A CENA. C’ERA ANCHE PAOLO VILLAGGIO. PORTANO A TAVOLA UNA VALANGA DI CARNE. E IO MANGIO FELICE, FINO AD ABBUFFARMI. POI MIO PADRE MI GUARDA E MI DICE: ‘PIACIUTA LA CENA?’. RISPONDO DI SÌ. ‘BRAVO, SAPPI CHE TI SEI MANGIATO AGOSTINA’. IO VOMITAI E PIANSI PER DUE GIORNI. MIO PADRE RIDEVA. ERA FATTO COSÌ…” - VIDEO
Estratto dell’articolo di Massimo Cotto per “Sette – Corriere della Sera” – 16 novembre 2018
[…] Un padre assente?
FABRIZIO CRISTIANO DE ANDRE 19
«Mio padre aveva orari tutti suoi. Dormiva di giorno e scriveva di notte. Non lo vedevo mai. Quando facevo un po’ di baccano, lo sentivo urlare: “Portate via il bambino”. Una volta, la maestra diede un compito in classe: “Parlate di vostro padre”. Io scrissi: “Mio padre dorme”. Non sapevo cos’altro scrivere.
Ecco, il libro che ho scritto è come un tema lungo, quel tema che non ho mai fatto. Avevo bisogno di raccontare il rapporto con mio padre e con la musica. Per farlo ho dovuto spogliarmi nudo e poi svestire anche gli altri. Ho sentito troppe falsità e bugie in questi anni. Scrivere un libro è stato un modo per riscattare la mia vita. Alla fine, però, ho scoperto che chi ha conosciuto mio padre ha capito, chi non lo ha mai incontrato forse ha giudicato male quello che ho scritto».
Mi faccia un esempio.
«Beh, Agostina».
Il suo primo amore?
«No, una scrofa».
Una scrofa?
«Sì. La portavo al guinzaglio. Era la mia migliore amica. Mio padre mi lasciava fare. Poi, una sera, chiama un po’ di amici a cena. C’era anche Paolo Villaggio. Portano a tavola una valanga di carne. E io mangio felice, fino ad abbuffarmi».
E poi?
«E poi mio padre mi guarda e mi dice: “Piaciuta la cena?”. Rispondo di sì. “Bravo, sappi che ti sei mangiato Agostina”. Io vomitai e piansi per due giorni. Mio padre rideva. Era fatto così. Ma non era cattivo».
cristiano e francesca de andrè
No, però buttare giù la porta del bagno con un’ascia come Jack Nicholson in Shining un po’ fa paura.
«Eh, non lo dica a me. Purtroppo, mio padre beveva. Quella volta non volevo seguirlo in Sardegna, perché per me la Sardegna era vacanza. Lui voleva iscrivermi a una scuola di Tempio Pausania. Io mi ero nascosto in bagno e avevo chiuso a chiave la porta. Mio padre pensò che buttarla giù con un’ascia fosse il modo più rapido per finire la questione. Solo che io, quando mi accorsi che stava per entrare, scappai sul tetto». […]
FABRIZIO E CRISTIANO DE ANDRE - ENRICA RIGNON
fabrizio e cristiano de andre
fabrizio e cristiano de andrè
cristiano de andre
cristiano de andre e mauro pagani
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