Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
PIERO CIPOLLONE
È Piero Cipollone «il candidato più forte» della Banca d’Italia per sostituire Fabio Panetta che a fine ottobre lascerà il comitato esecutivo della Bce per assumere il ruolo di governatore della Banca centrale italiana al posto di Ignazio Visco.
Vice direttore di Via XX Settembre dal 2020, già direttore esecutivo alla Banca Mondiale, una lunga esperienza nel settore dei pagamenti e al lavoro nel cantiere dell’euro digitale, Cipollone avrebbe le caratteristiche e l’esperienza per entrare nell’organismo chiave per la politica monetaria dell’area euro in un momento cruciale per le scelte sulla direzione che dovranno prendere i tassi di interesse.
Manca però il sigillo del governo, in particolare del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e della premier Giorgia Meloni che non hanno confermato la candidatura di Cipollone. La nomina del sostituto di Panetta sarà poi di competenza del Consiglio Ue dei Capi di Stato e di Governo e su questa si esprimerà il direttivo della Bce e l’Europarlamento.
FABIO PANETTA CHRISTINE LAGARDE
È possibile che la candidatura arrivi in occasione della riunione dell’Eurogruppo di metà settembre a Santiago de Compostela in Spagna. Ma è anche ipotizzabile che slitti perché la partita dell’Italia in Europa è articolata.
Ieri il nome di Cipollone è stato rilanciato dal Financial Times dopo le indiscrezioni la settimane scorsa della Faz, secondo la quale il nome di Cipollone era già stato indicato in via informale in occasione della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles. Informazione smentita dal ministero dell’Economia che ha precisato come l’Italia non abbia «presentato alcuna candidatura ufficiale». Scrive l’ Ft che «il punto di forza del vice governatore è nel background fatto di studi a La Sapienza, alla Stanford University e all’Università della California».
Andrea Enria AB
Ma non è solo una questione di curriculum […]. È anche un tema di equilibri in Europa. La nomina di un esponente nel comitato esecutivo Bce non spetta infatti di diritto all’Italia ma per consuetudine visto che è uno dei fondatori dell’Ue. L’Italia dovrà prima trovare il consenso di altri grandi membri dell’Ue alla nomina di un altro italiano alla Bce. Il Paese ha infatti in corso anche altre partite come la scelta della sede dell’Autorità antiriciclaggio.
PIERO CIPOLLONE
Ma nel giro di poltrone ai vertici delle istituzioni, l’Italia perderà, oltre a Panetta, Andrea Enria, presidente della vigilanza Bce, giunto a fine mandato. Cosa che rafforza il tentativo dell’Italia di avere un esponente nel board della Banca centrale. […]
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