debora serracchiani a gubbio
(Adnkronos) - Sono in corso contatti tra le forze di opposizione in vista del voto domani sul giudice della Consulta. Un voto su cui il clima si è inasprito vista l'intenzione della maggioranza di eleggere Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Giorgia Meloni a palazzo Chigi e autore della proposta di premierato. Una mossa a sorpresa su cui non c'è stata interlocuzione con le opposizioni.
"Un blitz", lo ha ribattezzato la segretaria del Pd, Elly Schlein. La contromossa al vaglio delle opposizioni, anche per evitare scherzi nel segreto dell'urna, sarebbe quella di non partecipare al voto. Al momento, l'ipotesi di restare fuori dall'aula è quella prevalente. Il Pd la sostiene. Avs, Iv e Più Europa sono d'accordo. E lo sono anche i 5 Stelle: non parteciperemo al voto, fanno sapere da Campo Marzio. Per quanto riguarda Azione, il capogruppo alla Camera Matteo Richetti spiega di essere in contatto con le altre opposizioni.
SERRACCHIANI
Liana Milella per www.repubblica.it
Francesco Saverio Marini
Da responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani che impressione le fa il blitz di Meloni sulla Consulta?
“È un tentativo inaccettabile, come il Pd ha denunciato subito, perché veniamo da ben sette votazioni andate a vuoto. Per giunta l’improvvisa accelerazione sostituisce una posizione finora ben diversa della maggioranza che puntava alla scadenza degli altri tre giudici costituzionali per arrivare a dicembre a una votazione complessiva”.
Vi avevano avvisato?
“La cosa più grave è proprio quella di aver appreso del blitz, come tutti, a mezzo stampa, senza neppure una telefonata a nessuna delle opposizioni”.
Una scorrettezza istituzionale mai avvenuta?
debora serracchiani con elly schlein a Firenze
“Certamente, soprattutto perché l’elezione dei giudici è un passaggio delicato e fondamentale di una legislatura, ed è stato sempre oggetto di dialogo tra le forze politiche di maggioranza e d’opposizione. Invece questa è l’ennesima prova di una mentalità proprietaria della maggioranza del tutto intollerabile”.
Ha visto che Crosetto con un esposto chiede ai pm di indagare sulla fuga di notizie sul loro sms ai parlamentari per la presenza obbligatoria in aula?
“Siamo all’uso della magistratura a fasi alterne, se è utile la si invoca, se non lo è la si delegittima. Piuttosto Crosetto si preoccupi dei membri del suo gruppo parlamentare che hanno girato alla stampa il messaggio che di certo le opposizioni non hanno ricevuto”.
Il Pd pensa all’Aventino?
“Noi pensiamo che non si possa gestire in questo modo l’elezione dei giudici della Corte. È un metodo davvero inaccettabile”.
L’sms coincide con l’annuncio di Barbera di decidere già il 12 novembre sui ricorsi di costituzionalità dell’Autonomia. Meloni vuole una sua gola profonda nel palazzo?
“Giudico questo tentato blitz un atto di debolezza. Peraltro se, come leggo, la persona indicata è il professor Marini, suo consigliere giuridico a palazzo Chigi e autore della sua proposta di premierato, vedo oltre alla debolezza anche una mossa inopportuna e del tutto inappropriata”.
Un pesante conflitto d’interessi?
“Effettivamente sarebbe ben strano che fosse chiamato a giudicare la riforma proprio colui che l’ha scritta”.
GIORGIA MELONI - CONFINDUSTRIA