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SI APRE UN ALTRO FRONTE NEL MEDITERRANEO: TURCHIA E GRECIA SONO A UN PASSO DALL’ESCALATION – ERDOGAN HA SCHIERATO QUATTRO FREGATE NELL'EGEO MERIDIONALE, VICINO ALLO STRETTO DELLE ISOLE ELLENICHE DI CASO E SCARPANTO. LA CRISI SI DEVE A UN "MALINTESO" CON ATENE: LE NAVI TURCHE SI TROVAVANO GIÀ NELL'AREA PER UN’ESERCITAZIONE MILITARE, QUANDO HANNO RICEVUTO L'ORDINE DI INDAGARE SULLE VOCI DI UNA NAVE ITALIANA DI RICERCA IMPEGNATA A CONDURRE ESPLORAZIONI NELLA ZONA. LA CRISI È POI RIENTRATA…

NAVI TURCHE NEL MAR EGEO

(ANSA) - Un "malinteso" con la Grecia ha portato ieri la Turchia a schierare quattro fregate nell'Egeo meridionale, vicino allo stretto delle isole elleniche di Kasos (o Caso) e Karpathos (o Scarpanto), scrive Kathimerini.

 

La crisi è stata rapidamente affrontata attraverso i canali diplomatici e le navi turche hanno lasciato l'area nel corso della giornata. Le fregate della Marina turca si trovavano già nell'area per l'esercitazione militare Mavi Balina, quando hanno ricevuto l'ordine di indagare sulle voci di una nave italiana di ricerca, la Ievoli Relume, che sarebbe stata impegnata a condurre esplorazioni nella zona.

 

NAVI TURCHE NEL MAR EGEO

La nave era stata già al centro di una crisi di 40 ore lo scorso luglio al largo di Kasos, quando stava portando avanti le ricerche per l'installazione di alcuni cavi sottomarini in una 'zona delicata', viste le annose dispute tra Grecia e Turchia sulle zone di rispettiva influenza nell'Egeo. La mossa di ieri - scrive Kathimerini - ha lasciato perplesse le autorità greche, poiché la nave italiana è rimasta a nord di Creta, senza che fosse stato emesso alcun avviso di navigazione (Navtex).

 

La presenza delle fregate di Ankara ha spinto Atene a monitorare la situazione inviando una cannoniera e una fregata nelle vicinanze, poi, dopo l'apertura dei canali diplomatici, le navi turche hanno lasciato l'area nel corso della giornata.

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