DAGONOTA
SELFIE DI VOLODYMYR ZELENSKY E MARK RUTTE CON UN F-16
Si fa presto a dire “arrivano i jet”. La fornitura di caccia F-16 all’Ucraina si è sbloccata, ma servirà tempo, molto tempo, affinché Kiev possa utilizzare gli aerei americani. Ieri Volodymyr Zelensky è volato in Olanda e in Danimarca, per ringraziare di persona Mark Rutte e Mette Frederiksen, primi ministri dei due paesi, e spararsi qualche selfie.
Ma di eccezionale, in queste ore, c’è poco: la fornitura dei jet era già prevista, tant’è che quel merluzzone di Rutte ha potuto ufficializzare l’impegno del suo governo nonostante sia dimissionario, e senza coinvolgere il Parlamento. A questo va aggiunta un’altra considerazione: gli F-16, come detto, sono di fabbricazione americana, il che significa che senza il permesso di Washington, non era possibile “spostarli”.
JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS
Quel che in pochi hanno notato è che i jet saranno nelle disponibilità di Zelensky a fine anno, ma, essendo pilotabili solo da ucraini (per evitare una guerra frontale Russia-Nato), occorre un addestramento, che durerà almeno sei mesi. Insomma, se ne parla non prima del 2024, ben oltre i tempi stimati per un eventuale, ma sempre meno probabile, successo della controffensiva ucraina.
E quindi, a cosa servono gli aerei super-tecnologici? La risposta è facile: sono un atto simbolico. Il presidente americano, Joe Biden, deve dimostrare di continuare a supportare la resistenza di Kiev, ma tutti alla Casa Bianca sanno che gli ucraini stanno arrancando. L’impasse della controffensiva di Kiev si deve anzi proprio all’atteggiamento di Biden & company. “Sleepy Joe” vuole tirare un altro po’ la corda, per poi scodellare un cessate il fuoco, base per iniziare le trattative, ma solo al momento giusto, ovvero quando può fargli più comodo per lanciare la sua campagna elettorale, in vista delle presidenziali del 2024.
ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN
P.S. Le parole di Stian Jenssen, capo di gabinetto del segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg (“Kiev dovrebbe accettare di perdere parte del suo territorio, se vuole entrare nell’alleanza atlantica”) non sono state pronunciate a caso. Un dirigente di quel livello parla solo nella piena consapevolezza dei suoi superiori (ovvero, gli americani).
RUTTE RASSICURA KIEV: «VI FORNIREMO GLI F-16»
Estratto dell’articolo di Stefano Piazza per “La Verità”
VOLODYMYR ZELENSKY E MARK RUTTE
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è giunto ieri mattina in una base dell’aeronautica militare olandese a nei pressi di Eindhoven, nel Sud dell’Olanda. La visita è arrivata due giorni dopo il via libera degli Stati Uniti all’invio degli F-16 americani a Kiev. Al termine dell’incontro […], il primo ministro olandese Mark Rutte ha ufficializzato l’impegno di Paesi Bassi e Danimarca a fornire i caccia F-16 all’Ucraina. Doveroso ricordare che Rutte è dimissionario e di fatto ha assunto la decisione senza passare dal Parlamento.
Il presidente ucraino Zelensky ha definito «storica» la decisione […]. Zelensky appena atterrato aveva affermato che gli F-16 servono «affinché possiamo proteggere il nostro popolo dal terrore russo», poi il presidente ucraino ha anche affermato: «Stiamo diventando più forti».
vignetta di osho su biden e zelensky
Quello che è certo è che l’Ucraina ha un disperato bisogno degli F-16 perché le truppe ucraine muoiono ogni giorno a causa della scontata superiorità aerea russa. Qui occorre osservare che nonostante le molte promesse occidentali, i piloti ucraini hanno appena iniziato l’addestramento sugli aerei F-16, […]. […] il ministro della Difesa ucraino […] Reznikov ha detto che non sarà reso noto quando sarà l’ultimo giorno di addestramento, ma ha osservato che «un periodo minimo di allenamento è di sei mesi».
[…] La Danimarca ha reso noto che i piloti ucraini inizieranno l’addestramento sui jet F-16 alla fine di questo mese, parte di una coalizione di 11 Paesi che saranno coinvolti nel programma di addestramento. L’ottimismo ucraino di queste ore non è condiviso dal Wall Street Journal che scrive che la guerra potrebbe durare ancora anni: «La guerra in Ucraina rischia di diventare un conflitto di anni perché nessuno dei due attori principali ha degli obiettivi politici chiari e raggiungibili».
VOLODYMYR ZELENSKY E JOE BIDEN A KIEV
Inoltre per il WSJ «l’obiettivo di Kiev di ripristinare l’integrità territoriale è più chiaro ma appare una prospettiva lontana, considerati i limiti del sostegno occidentale. Mentre gli obiettivi del presidente russo Putin sono più elastici e vanno da ambiziosi piani imperiali a più limitate conquiste di territorio. Ma il suo obiettivo di lungo termine di riportare l’Ucraina sotto Mosca appare ora irrealistico».
VOLODYMYR ZELENSKY E JOE BIDEN A KIEV
Dello stesso avviso è il Washington Post secondo il quale la controffensiva mostra segnali di stallo. «L’incapacità di Kiev di […] mostrare successi […] alimenta i timori di una sorta di impasse nel conflitto e di una possibile erosione del sostegno internazionale».
joe biden e volodymyr zelensky a kiev 2 VOLODYMYR ZELENSKY E JOE BIDEN A KIEV