Davide Chinellato per gazzetta.it - Estratti
destiny udogie
L’ultimo post su Instagram di Destiny Udogie è di sabato, le foto di Tottenham-Liverpool in cui il 20enne talento azzurro è stato di nuovo uno dei migliori in campo. Nei commenti ci sono i complimenti dei compagni (“Tu sei il mio mostro” gli scrive Guglielmo Vicario), quelli dei tifosi per “esserti messo in tasca Mo Salah”, come aveva fatto la settimana prima con Bukayo Saka dell’Arsenal, le accuse dei tifosi avversari di essere un simulatore per il coinvolgimento di Udogie nei due cartellini gialli in un minuto rimediati da Diogo Jota, il secondo espulso del Liverpool nella partita. Ma ci sono anche tanti messaggi razzisti, troppi. E hanno superato il limite.
destiny udogie
“Siamo disgustati dai messaggi razzisti diretti a Destiny Udogie sui social media dopo la partita di sabato contro il Liverpool - recita un comunicato del Tottenham diffuso lunedì mattina -. Lavoreremo con la Premier League per, dove possibile, prendere provvedimenti contro gli individui che sarà possibile identificare. Siamo con te, Destiny”. Udogie per ora non ha reagito, godendosi la domenica di riposo con una gita a Parigi e preparandosi per la ripresa degli allenamenti. A difenderlo ci ha pensato il Tottenham, col duro cominciato sui social, con l’assist della Premier League.
In Premier c’è tolleranza zero contro il razzismo: il campionato inglese ha da tempo avviato una campagna in cui i protagonisti sono i giocatori e negli stadi vengono continuamente ripetuti messaggi che ogni abuso verrà punito, non solo con l’allontanamento dallo stadio ma anche con denunce alla polizia.
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