DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Dagotraduzione dal Daily Mail
Nonostante le restrizioni di viaggio, negli ultimi 12 mesi su Google sono state effettuate oltre 10,7 milioni di ricerche con le parole chiave «spiagge per nudisti», «resort per nudisti» e «bagni di sole per nudisti». La maggior parte di queste richieste è partita da Stati Uniti, Giappone e Brasile, anche se, in rapporto alla popolazione, i turisti che maggiormente ne fanno richiesta sono australiani, neozelandesi e irlandesi.
Ma ogni luogo ha la sua sensibilità sul tema, che dipende da fattori culturali e religiosi. Anche all'interno di uno stesso paese, ci possono essere differenze. Per esempio non tutti gli Stati americani si comportano allo stesso modo.
Inoltre alcune nazioni vietano la nudità pubblica ma accettano quella finalizzata a prendere il sole. La discriminante, in questo caso, è l'intenzione di offendere, ben diversa da quel «tentativo di prendere un po' di vitamina D senza avere i segni dell'abbronzatura addosso».
La mappa mondiale classifica i paesi in quattro colori. I 38 paesi in rosso sono quelli in cui la nudità pubblica di qualsiasi tipo è vietata o non tollerata.
I paesi colorati di verde, in tutto 39, sono quelli in cui ci si può rilassare con bagni di sole pubblici parziali o totali.
I 29 paesi contrassegnati in ambra indicano leggi che sono ambigue o contraddittorie, oppure paesi in cui i posti dove prendere il sole in topless sono limitati e circoscritti.
Per esempio, in Tunisia (ambra) prendere il sole in topless è possibile «in alcuni hotel e resort privati, ma è generalmente vietato sulle spiagge pubbliche». Oppure, in Costa Rica (ambra), mentre «la nudità pubblica è tecnicamente illegale, ci sono località e spiagge naturiste non ufficiali».
I paesi grigi indicano luoghi dove non ci sono disponibili informazioni sufficienti per effettuare una classificazione.
La mappa mondiale rivela che l'Australia è colorata di verde poiché prendere il sole in topless è legale, con il paese che ha «molte spiagge ufficiali per nudisti».
Anche il Regno Unito è verde perché «prendere il sole in topless è completamente legale e le spiagge per nudisti esistono». Altri paesi verdi includono Canada, Spagna, Giappone, Paesi Bassi e Ungheria.
La Nuova Zelanda è colorata di ambra, qui prendere il sole nudi non è illegale, ma «bisogna farlo in nelle aree preposte».
L'Irlanda è un paese rosso: è «illegale prendere il sole in topless e non ci sono spiagge per nudisti ufficiali».
Le mappe sono state generate dai ricercatori del marchio di biancheria intima Pour Moi, che ha trascorso settimane a ricercare le singole leggi di ogni paese del mondo e a incrociarle con forum di viaggio, blog e post sui social media per determinare in quali paesi è possibile prendere il sole nudi senza preoccupazioni.
Michael Thomson, fondatore di Pour Moi, ha dichiarato: «Sappiamo che a molti dei nostri clienti piace abbandonare il costume da bagno quando prendono il sole e volevamo aiutare le persone a scoprire dove possono e non possono andare in topless quando prendono il sole.
«Siamo un'azienda britannica e gli inglesi sono stereotipati come piuttosto pudici, ma non è vero, molti di noi adorano abbracciare modi più naturisti alla luce del sole!»
Per vedere la ricerca completa e un riepilogo delle regole per ogni paese, visitare il sito web di Pour Moi.
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