DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE.…
Da gazzetta.it
Aldo Agroppi senza freni Intervistato da Premium Sport, l'ex tecnico della Fiorentina si è lasciato andare ad alcuni commenti al vetriolo nei confronti di Mourinho, Conte, Mancini e pure Ancelotti. Salva però Tommasi: "Un ragazzo serio, ponderato e rispettoso", dice. Ecco un estratto della sua intervista...
GIÙ DALLA TORRE — "Il litigio tra Mourinho e Conte? Io li butterei tutti e due giù dalla torre - afferma Agroppi - Mourinho non l’ho mai sopportato dal primo giorno che è venuto in Italia perché non si è mai dimostrato un ospite educato verso il paese che lo aveva 'adottato'. Doveva comportarsi in maniera diversa, invece ha avuto atteggiamenti sbagliati, ha detto parolacce e ha fatto di tutto: per me non è stato un personaggio gradito. E così è stato anche in Spagna, lui è uno che se non vince non si diverte, vuole vincere perché si sente veramente il numero 1. Una volta ha anche detto di essere superiore a Dio, non scherziamo.
Lui non sopporta che gli altri vincano e allora deve sempre in qualche maniera accendere la miccia perché lui si esalta nel contradditorio: se nessuno parla di lui è un uomo morto e la sua vita non ha più senso. Deve essere sempre al centro dell’attenzione. Poi se perde diventa un perdente ma nel calcio c’è anche un diritto alla sconfitta. E’ arrivato in Italia e ha fatto il padrone, parla di pagliacciate ma anche lui le ha fatte. Ricordo nell’anno in cui ha vinto la Champions con il Porto quando hanno annullato un gol regolare al Manchester e poi il porto ha segnato all’ultimo minuto e lui ha fatto una corsa di 60 metri come un pazzo".
C'È UN LIMITE — "Così come esagera anche Conte, non si può per un gol salire sulla rete, buttarsi a tuffo nei tifosi, a un certo punto ci vuole un po’ di contegno, è pur sempre una partita di calcio a tutto c’è un limite - dichiara Agroppi - capisco che sia difficile stare in panchina però bisogna pensare che ci sono dei limiti invece loro sono due pazzi scatenati.
Stare in panchina crea molte tensioni e stare buoni e tranquilli non è facile ma bisogna capire che bisogna tenere un comportamento di rispetto verso i tifosi e gli avversari anche perché facendo così si diventa come un allenatore di squadre amatoriali che non ha mai assaggiato il successo e impazzisce di gioia quando vince. Io non li sopporto, sono due personaggi importanti e molto conosciuti ma non danno dei buoni esempi".
"MANCINI? NO!" — "Tommasi alla guida della Federcalcio? Mi piace da morire, è un ragazzo serio, ponderato e rispettoso - continua - e poi capisce molto di calcio, sarei contento se fosse lui. Chi vorrei come prossimo c.t. della Nazionale tra Mancini, Conte e Ancelotti? Mancini non ha fatto il corso di Coverciano, il patentino gliel’hanno regalato. Io ho fatto un anno di corso invece lui, che è stato un grande giocatore, non è stato un minuto sui banchi.
Quel giorno è finita la meritocrazia calcistica perché doveva fare lo stesso corso come tutti gli altri. A me non piace. Conte basta, c’è già stato ma poi erano tutti felici della sua Nazionale e alla fine non siamo neanche arrivati tra le prime quattro. Erano tutti felici invece io non capisco cosa abbia fatto. Anche su Ancelotti ci sarebbero molte cose da dire. Il migliore per me sarebbe Aldo Agroppi".
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