ARTSPIA MARKET – VA IN ASTA A LONDRA LA COLLEZIONE DI PINO CASAGRANDE. GALLERISTA E COLLEZIONISTA CHE PRESTO' LA SUA BELLA CASA AL SET DI SORRENTINO.DA QUI IL TITOLO SCELTO DA SOTHEBY'S “LA GRANDE BELLEZZA NELL'ARTE”. CHE FANTASIA!

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Guglielmo Gigliotti per il “Giornale dell'arte”

Londra. Un pezzo di Roma contemporanea va a Londra, per essere messa all’asta da Sotheby’s il primo luglio. È la collezione privata di arte soprattutto concettuale e minimalista di Pino Casagrande, gallerista morto a 74 anni il 12 dicembre scorso.?

casa Casagrandecasa Casagrande

Nella sua casa museo sul Colle Aventino, a pochi passi dalle Terme di Caracalla, la più rigorosa avanguardia si sposava con la dimensione di tempo sospeso propria di quel luogo: Sol LeWitt, Robert Ryman, Brice Marden, Carl Andre, Dan Flavin, Donald Judd, Bob Morris, Daniel Buren, On Kawara, Richard Long, Joseph Kosuth, Hamish Fulton, Robert Barry, Niele Toroni, Bruce Nauman, Roman Opalka, Vito Acconci, Rebecca Horn, Douglas Huebler, Jan Dibbets, Gunther Uecker, Lawrence Weiner, John Baldassari, James Turrell, Robert Mangold, Giulio Paolini, Gilberto Zorio, Giuseppe Penone, Jannis Kounellis, Anselmo, Fabro, Mario Merz tra gli altri.

studio casagrandestudio casagrande

Con molti di essi intrattenne rapporti personali, dedicando ad alcuni mostre nella Galleria Pino Casagrande, aperta nel 1992 in via Principessa Clotilde, presso piazza del Popolo, e trasferita nel ’95 nello stabile dell’ex Pastificio Cerere, nel quartiere San Lorenzo.?Da figlio di una famiglia di industriali, Casagrande aveva iniziato a collezionare negli anni Sessanta opere degli anni Venti e Trenta della Scuola Romana; poi nel ’67 l’incontro col gallerista Ugo Ferranti gli apre la porta alla contemporaneità e al mondo.

scena  girata nella villa di Pino Casagrandescena girata nella villa di Pino Casagrande

Sboccia la passione per le neoavanguardie, e il bisogno di averne parti con sé. Non solo arte era per lui, ma una visione della vita.?I centri nevralgici di questa filosofia sono ravvisabili nei lotti principali delle opere in asta a Londra: un «Detail» di Roman Opalka, tela del 1965 (stime 430-550mila euro), un «Fluorescent light» di Dan Flavin del 1969, comprato da Bischofberger (150-220mila euro), una struttura minimalista di Sol LeWitt del ’73, acquistata da Yvon Lambert, «Incomplete open cube five part variation n. 5 + Incomplete open cube five part variation n. 2», (100-150mila euro), una scultura di Donald Judd, smalto su alluminio, realizzata nel 1984 (180-220mila euro), ma anche una grande tela di Giovanni Anselmo del 1984 (75-100mila), dalla cui sommità pendono da un cavo, una per lato, due pesanti pietre in perfetto e drammatico equilibrio.??

vila di Pino Casagrandevila di Pino Casagrande

Una curiosità: l'abitazione di Pino Casagrande è stata set di numerosi film, tra i quali l'ultimo di Paolo Sorrentino, vincitore del premio Oscar. Da qui il titolo dell'asta londinese: «La Grande Bellezza dell’Arte – Opere della Collezione Casagrande».

 

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