DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Giancarlo Dotto per Dagospia
Un esercito di uccellacci. Profetizzavano l’imbarcata, rievocavano la Manchester funesta della Roma spallettiana, declamavano le assenze, l’ultima quella del carismatico De Sanctis. Il rigore di Aguero dopo tre minuti sembrava il primo chiodo sul feretro annunciato.
E, invece, da lì in poi solo Garcia e la sua banda. Bella, musicale, sfacciata. La serenità di chi palpa ogni secondo del suo tempo e in ogni zolla di terra la sua forza. La traversa di Maicon, occasioni a ripetizione, il City e i suoi tifosi terrorizzati. Fino al sopraffino esterno destro della leggenda calciante Totti, da stasera il più vegliardo cecchino della Champions.
i tweet speculari di rudi garcia e francesca brienza in cui dichiarano il loro amore
Fluida quando viene avanti, la Roma, ermetica quando si deve chiudere nell’ultimo quarto d’ora, in debito d’ossigeno. Arroccata attorno a uno strepitoso Keita, reincarnazione africana di passaggi divini.
Ci s’interrogava sullo spessore internazionale della Roma, dopo i bastonati russi del Cska, in casa della squadra stramilionaria che ha vinto due delle ultime tre Premier League. Risposta magnifica e definitiva. Grande personalità e pareggio che fa della Roma la seconda favorita del girone, dietro il Bayern di Guardiola.
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