DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Marco Menduni per “la Stampa”
Ci sono altre due società di serie A sotto i riflettori della procura di Milano. Due società, secondo i pm, dai bilanci dopati con l’iniezione di fondi neri, per dribblare i controlli di vigilanza della Covisoc e iscriversi senza problemi al campionato.
Dopo Bari e Genoa, il conto arriva a quattro e in un atto giudiziario della scorsa settimana i pubblici ministeri parlano infatti di un aiuto a «diverse squadre di calcio attraverso finanziamenti clandestini, che servono a “tamponare” le difficoltà finanziarie in cui versano».
Nel fortino della tributaria di via Filzi sono dieci i finanzieri che stanno spulciando i bilanci delle società di serie A e B perquisite nei giorni scorsi, alla ricerca di contatti diretti con la Infront, l’advisor della Lega il cui presidente Marco Bogarelli è considerato l’ideatore dell’operazione maquillage ai bilanci, o con la Tax and Finance di Andrea Baroni, finito in cella la scorsa settimana. L’accusa: riciclava il denaro frutto dell’evasione fiscale dei suoi clienti italiani.
Tennis e F1
philippe blatter e marco bogarelli
Clienti che, pur non indagati, sono stati tutti perquisiti ieri pomeriggio. Tra di loro, due nomi del panorama sportivo, che confermano il possibile allargamento dell’inchiesta anche ad altre discipline oltre il calcio. C’è Luigi Colombini, procuratore-manager di tennisti quali Andy Murray e Shvedova Jaroslava con la sua Twenty10 Pioltello.
C’è Andy Ravetto: il decreto dei pm lo definisce «imprenditore che opera nel campo della pubblicità sportiva», manager di F1 con la Caterham. Qual è l’ipotesi degli inquirenti? Che quel fiume di denaro proveniente dall’Italia e nascosto al fisco con la costituzione di società di comodo all’estero abbia costituito la provvista per i pagamenti in nero alle società di calcio.
Consapevole o meno ne fosse chi si è rivolto a Baroni per occultare le sue entrate, novero nel quale figurano anche Franco Sarto (calzature), Giovanni Accornero di Alessandria (strumenti musicali), Enrico Maset (viticultore), i clienti del promotore finanziario Domenico Angiolella, il collezionista d’arte Domenico Crippa, la Plt engineering, società di costruzioni di opere pubbliche.
Preziosi si smarca
MANFREDI ANDY RAVETTO DELLA CATERHAM
Di soldi in nero non vuol nemmeno sentir parlare il patron del Genoa Enrico Preziosi, chiamato in causa da un’intercettazione: «Bogarelli sollecita di rientrare tutto subito». Spiega Preziosi: «Ho ottenuto un finanziamento personale e anche oneroso. Denaro che mi sono fatto prestare regolarmente e che ho usato per i bilanci del Genoa». E il consiglio di Bogarelli? «Bogarelli lo conoscono tutti, può appunto consigliare. Ma non ti aiuta in altro modo, non vuole anticiparti i diritti televisivi nemmeno se gli paghi gli interessi».
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