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DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER…
Andrea Nicastro per âIl Corriere della Sera'
«Sono contratti ultra legali». «Neymar è costato 57,1 milioni. E basta». «Non c'è niente da nascondere». «Chiedo al signor giudice che mi chiami per poter spiegare tutto». Sandro Rosell, presidente del Barcellona, è indispettito dall'insistenza dei giornalisti. Il fatto è che tutti si aspettano un chiarimento a base di numeri e contratti e non di un generico «fidatevi perché il Fc Barcellona è al mille per cento trasparente».
Il Barça è senza dubbio un club modello, anzi «més que un club», più di una squadra, una vetrina della miglior catalanità , però le insinuazioni sono pesanti. Ed è difficile fare spallucce, soprattutto dopo che persino Leo Messi, simbolo dell'eccellenza del Barça, ha patteggiato con il Fisco sborsando qualche milione per delle dichiarazioni dei redditi smemorate. Del «caso Neymar» si parla da almeno due mesi.
Secondo il quotidiano El Mundo, invece di 57 sarebbe stato pagato 95 milioni diventando così il calciatore più caro di tutti i tempi. Compaiono fotocopie e improbabili contratti «aggiuntivi». Lo denuncia uno dei soci-proprietari del club catalano, si insospettisce un magistrato brasiliano, ne parla persino il presidente del Santos, l'ex squadra del giovane campione, che si mette alla cassa: «Se il Barcellona ha pagato di più per Neymar a noi spetta il 55% di quanto non dichiarato». Rosell però tace. «Sono obbligato alla riservatezza da contratto» spiega. Per questo chiede la convocazione dal giudice.
Tutto è cominciato quando Jordi Cases, uno dei 169 mila soci-proprietari del club catalano, ha denunciato il presidente Rosell per «appropriazione indebita». Cases accusa la dirigenza di aver pagato il giocatore 38 milioni più dei dichiarati tra il 2011, quando iniziarono le intese con il padre manager, e il 2018, quando finiranno i primi 5 anni di contratto.
Tutti milioni sborsati o promessi per iscritto da Rosell all'insaputa dei soci e magari anche del Fisco. Neymar, ben più di Gareth Bale (costato al Real Madrid 91,5 milioni) è stato il trasferimento della stagione. Da anni era in corso un'asta tra i grandi club, la vittoria del Barcellona con soli 57,1 milioni (ufficiali) era una medaglia per il management. Rosell ha particolarmente bisogno di consenso tra i soci-proprietari per ottenere quest'anno i 600 milioni con cui ristrutturare il Camp Nou. La denuncia, però, ha cambiato colore a tutto, tanto più che il giudice spagnolo si è finora limitato ad acquisire le prove e, il suo ufficio, a lasciarle filtrare per la gioia dei madridisti.
Dei presunti 38 milioni extra, 21 sarebbero andati alla famiglia Neymar attraverso differenti società e 17 al Santos. Interessanti le motivazioni: 2 milioni al padre del calciatore per «scoprire nuovi talenti del Santos», 4 per «procacciare contratti pubblicitari», 2,5 come commissioni, 10 come premio d'ingaggio, 2,5 per (future?) «opere sociali» della famiglia Neymar nelle favelas di San Paolo. Il Santos avrebbe invece incassato oltre alla sua parte ufficiale di cartellino anche 9 milioni per due amichevoli e 8 milioni per i diritti su tre calciatori del vivaio. Tutti compensi fittizi, dice l'accusa. Il tifo grida alla cospirazione pro Real Madrid. Fino al processo sarà un crescendo di veleni.
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