DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL…
Marco Bonarrigo e Gaia Piccardi per www.corriere.it
La Tennis Integrity Unit (Tiu), creata nel 2008 per combattere il malcostume delle scommesse, li aveva già interrogati nel 2016, nel pieno del procedimento penale che aveva portato Daniele Bracciali (aretino, 40 anni, n.49 nel 2006) e Potito Starace (avellinese, 37 anni, n.27 nel 2007), ex davismen, a rispondere davanti alla giustizia ordinaria per «associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva».
La pesante accusa di match fixing risalente ai tornei di Barcellona e Casablanca nel 2011 — evaporata «perché il fatto non sussiste» in sede penale (tribunale di Cremona) e derubricata per ben due volte dal tribunale della Federtennis ad assoluzione per Starace e 12 mesi di stop per Bracciali —, è tornata d’attualità ieri, quando la Tiu (per la quale le prove a carico dei due amici erano inoppugnabili) ha emesso la sua pesantissima e inedita sentenza: radiazione più una multa di 250 mila dollari per Bracciali e 10 anni di inibizione più 100 mila dollari di multa per Starace, con divieto di frequentare tornei/luoghi sotto l’egida dell’Atp e della Federazione internazionale (Itf) anche come spettatori (pena non applicabile in Italia: il toscano era in tabellone in doppio ieri sera al torneo di Andria ma si è ritirato).
Cosa è successo dietro le quinte del tennis? L’Itf, che in autonomia si affida caso per caso a tribunali indipendenti, per dirimere la spinosa materia delle scommesse si è messa nelle mani dell’avvocato canadese Richard McLaren, grande accusatore del sistema doping della Russia ai Giochi di Sochi: studiate le carte, interrogati Bracciali e Starace a Londra a metà settembre, McLaren ha ritenuto di avere gli elementi per emettere una sentenza esemplare (appellabile al Tas).
La posizione di Bracciali è stata valutata in modo più grave in quanto mente della combine secondo il Tiu (a suo carico un’utenza telefonica intercettata) rispetto a Starace, che — per l’accusa — si «limitò» a ritirarsi durante il match. «Un plotone d’esecuzione» aveva commentato Bracciali.
Ma non finisce qui. McLaren ora ha in mano le carte di Marco Cecchinato, il semifinalista di Parigi assolto dal Collegio di Garanzia del Coni da una pesante accusa di match fixing risalente 2015 per «vizio procedurale».
Ultimi Dagoreport
FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA…
DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
FLASH! – MARIA ROSARIA BOCCIA CONTRO TUTTI: L’EX AMANTE DI GENNY-DELON QUERELA SANGIULIANO (GIÀ…