VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
Kylie Bondeson per “Cracked”
L’arte è soggettiva, tranne quando si parla dei seguenti progetti, che la usano come pretesto per esprimere in pubblico le loro fantasie sessuali. Namio Hatukawa non fa che ritrarre la sua faccia fra le gambe di donne, con una preferenza per lo spazio natiche. Ha una vera ossessione per il cunnilingus.
La commercializzazione dell’arte è un argomento impenetrabile, tranne che per il cinese
Cheng Li. Nel tentativo metaforico di legare la professione dell’artista a quella della prostituta, ha fisicamente legato i suoi genitali a quelli della sua segretaria. Il coito dal vivo, non simulato, è diventato installazione a Pechino, prima nello scantinato del suo studio, poi sul balcone. Il governo cinese non ha gradito e lo ha condannato a un anno nei campi di lavoro per aver deliberatamente disturbato il pubblico. Il 57enne è sposato, non con la donna della performance, quindi prima di esibirsi alla “Art Whore”, ha dovuto spiegare alla consorte il motivo per cui avrebbe scopato un’altra avanti ai critici. Lei ha accettato: «Non credo che mio marito abbia passato il confine tra l’arte e il crimine. Lo capisco».
jess dobkin e il sesso con kermit la ranacheng li coito dal vivo
C’è poi Jordan McKenzie, il re dell’eiaculazione. Le opere sono disegnate con il suo sperma, a Londra ha esposto 56 tele su cui ha avuto un orgasmo e su cui poi ha tirato polvere di grafite, segnando la data e l’ora. Quando si dice uno che guadagna facendo ciò che più lo rende felice.
Vito Acconci ha raccontato invece la sua masturbazione. Nel 1971 creò una installazione intitolata “Seedbed”, cioè si nascondeva sotto una rampa di legno della Galleria Sonnabend a Manhattan, si tirava fuori il pene e al microfono narrava in tempo reale sensazioni e fantasie. La rampa era una barriera di disinibizione, e da là sotto immaginava a briglie sciolte di fare sesso con quei passanti.
L’olandese Dries Verhoeven evidentemente non era soddisfatto dell’esperienza “Grindr”, allora ha costruito una gabbia di vetro al centro di Berlino, dove tutti potevano vederlo mangiare, dormire e usare la app per invitare dentro uomini con i quali giocare a scacchi, conversare e cucinare pancake, e per soddisfare desideri non sessuali. Aveva cinque telefoni e i messaggi venivano proiettati in tempo reale, senza censura. La performance doveva durare 15 giorni, ma è durata solo 5, per via delle lamentele. Intanto lui ha preso un sacco di contatti.
Infine, “I Muppet” sono stati rovinati per sempre, grazie a Jess Dobkin che ha dato sessualità adulta alle icone dell’infanzia. Sappiamo che si trattava di pupazzi maneggiati dall’interno da alcuni animatori, ma in questo caso sono diventate creature vive che subiscono il “fisting”. Sul palco di Toronto, Kermit la rana viene penetrata da un pugno (quello di Jim Henson, padre dei Muppet) mentre canta "It's Not Easy Being Green". Forse il messaggio era vagamente femminista ma il pubblico ha avuto il cuore spezzato nel veder distrutti ricordi di innocenza.
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