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da www.salon.com
I volti sono nascosti da sciarpe, maschere antigas o caschi. La tv li mostra mentre sono intenti a spaccare macchine, a fare barricate con i pneumatici e a tirare pietre alla polizia. Rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale. Ma chi sono questi riottosi che promettono disordini sin dall'inizio dei Mondiali, il prossimo 12 giugno?
La polizia brasiliana parla di militanti Black Bloc, la stampa locale parla invece di mercenari pagati dagli stranieri per rovinare intenzionalmente il momento di gloria nazionale.
Spiega AM, un 32enne di Sao Paulo che vuole restare anonimo, veterano dei movimenti di protesta radicali: « I Black Bloc non sono un'organizzazione. Non hanno leader, sono arrabbiati e vogliono creare un inferno. Sono quel 10% del corteo che non scappa dalla polizia, che non ha paura. Non appartengono a nessuno. E' la violenza che c'è sempre stata nelle baraccopoli e che ora si sposta al centro della città . I Black Bloc possono avere posizioni politiche diverse, ma sono soprattutto anarchici. L'anarchia non è né a destra né a sinistra, ma contro il sistema intero».
Come tanti altri in Brasile, AM è furioso con il governo per aver speso 11 miliardi di dollari sui Mondiali di Calcio mentre il paese ha scuole e ospedali fatiscenti. Tuttavia considera il movimento anti-mondiali come parte dell'onda globale di ribellione che si è alzata anche in Egitto, Spagna, Grecia, ovunque la democrazia rappresentativa non rappresenti più nessuno.
I Black Bloc, nati agli inizi degli anni Ottanta in Germania, emersi nel WTO di Seattle, in Brasile si sono visti per la prima volta nel 2011. Qui sono sopratutto ventenni della borghesia consolidata o emergente. Continua AM: «La nuova generazione è radicale. Molti non hanno figli, lavori seri o responsabilità ». Poco da perdere insomma.
La protesta promessa è grande: «Sarà un assedio per quelli dentro lo stadio». La polizia ha creato una zona rossa di due chilometri lì attorno. Si sta pensando a leggi anti-protesta per arginare i danni e per evitare travisamenti. Il Ministro della Giustizia Jose Eduardo Cardozo ha dichiarato: «La gente può protestare e lamentarsi, è legittima democrazia. Non è legittimo creare panico, disturbo e recare danno».
Forse pensava ai Black Bloc, ma in strada scenderanno migliaia di manifestanti pacifici.
Esther Solano, sociologo che studia i Black Bloc, spiega così la situazione: «I giovani sono delusi dai politici. La loro apatia verso i partiti in Brasile è incredibile. Sanno quello che non vogliono, ma non sanno quello che vogliono. E' un momento storico di cambiamento: la gente è stufa del vecchio sistema, ma uno nuovo ancora non è stato costruito».
Protesta in Brasile contro i mondiali di calcio Black Bloc brasiliani protesteranno ai Mondiali di giugno Black Bloc senza leader ma furiosi Black Bloc pronti ad assediare lo stadio Blocco nero contro la World Cup jpeg
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