FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
«Buffon ed io siamo in totale sintonia, ci sentiamo spessissimo. Lui si è voluto prendere qualche giorno per riflettere e ci sentiremo di nuovo la prossima settimana. Alla fine sarò io a decidere se convocarlo, ma prima di qualsiasi decisione devo capire che cosa ha intenzione di fare»: così il ct azzurro Luigi Di Biagio, in un'intervista al TgSport della Rai, torna sul possibile ritorno in azzurro del portiere Juve, dopo l'addio annunciato in occasione della mancata qualificazione ai Mondiali.
«Leggere altre cose non mi infastidisce perchè ognuno fa il proprio lavoro, però non sono considerazioni reali», ha aggiunto Di Biagio, parlando di «ricostruzioni che non esistono» a proposito delle indiscrezioni giornalistiche secondo le quali Buffon sarebbe irritato per le reazioni al possibile ritorno e pronto al no. «Con Gigi, ci siamo sentiti anche stamattina e siamo d'accordo su ogni punto perchè al centro di tutto c'è il bene della nazionale - ha concluso il ct, nell'intervista che andrà in onda nella versione integrale domani sera, al Sabato della Ds su Rai2 - Qui non si sta facendo un favore a Gigi. A me piacerebbe che fosse con noi perchè ho bisogno di lui, in campo, ma se non dovesse giocare per un qualsiasi motivo, anche fuori dal campo…
L'IRRITATO BUFFON
ilaria damico e gigi buffon alle mauritius 7
Emanuele Gamba per la Repubblica
È quasi certo che Buffon abbia ormai preso la decisione definitiva: a fine stagione si ritirerà, come aveva stabilito di fare l' estate scorsa. Ma in questi giorni il portiere ha un altro tarlo a roderlo: sta addirittura pensando di rifiutare la convocazione in Nazionale per le prossime partite ( con l' Argentina a Manchester il 23 e con l' Inghilterra a Wembley quattro giorni più tardi) perché lo hanno innervosito e ferito i commenti circolati dopo l' annuncio del neo cittì Di Biagio ( « Non era giusto che Gigi finisse con Italia-Svezia»), e a quanto pare in una certa misura condivisi anche in ambito federale, che descrivevano Buffon come uno attaccato alla poltrona, ovverosia al posto in squadra, e incapace di farsi da parte.
In realtà, era stato proprio Di Biagio, in un incontro avuto a Firenze il 9 febbraio scorso, nel giorno di Fiorentina- Juventus, a chiedere al portiere una mano a traghettare l' Italia da un' epoca all' altra. E Buffon si mise a disposizione. Molti, però, hanno interpretato questa disponibilità come presenzialismo spinto: è per questo che in lui sta maturando la tentazione del gran rifiuto, che non sarebbe certo in polemica con Di Biagio bensì essenzialmente dimostrativo. Fortunatamente in molti stanno cercando di fargli cambiare idea. E Buffon, ora che s' è messo alle spalle le preoccupazioni di Champions, ci sta riflettendo su.
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