DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Alessandro De Felice per www.goal.com
L'ex centrocampista dello Spezia ha raccontato la sua estate da incubo: "Mi alleno ogni giorno e aspetto che il telefono mi porti una buona notizia".
Una stagione praticamente perfetta: la chiamata in Nazionale di Mancini per le qualificazioni al Mondiale in Qatar nel 2022 e la salvezza conquistata con lo Spezia di Italiano con 29 presenze di cui 26 da titolare. Poi per Matteo Ricci è iniziato l'incubo. Il centrocampista romano si è ritrovato senza squadra e attende con impazienza una nuova opportunità.
"Sono a Roma, casa mia. Quartiere Talenti, zona nord. Mi alleno ogni giorno con un amico preparatore e aspetto che il telefono mi porti la bella notizia. È un periodo molto difficile, non lo nego. E se poi ripenso a quello che è successo a marzo, alla Nazionale... - ha raccontato ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport -. Sensazioni? Delusione e impazienza: voglio giocare, voglio tornare in campo prima possibile".
Ricci non si dà pace e riflette sui motivi che lo hanno portato a questa situazione di difficoltà.
"Non so perché sia successo tutto questo. Io mi sono sudato la Serie A, ho fatto tanti sacrifici per raggiungerla e sono contento del mio primo anno su quel palcoscenico. Ho vinto la C con il Pisa di Gattuso, con cui mi sono trovato benissimo; ho vinto anche la B con lo Spezia e poi ho conquistato una salvezza che ha un valore enorme."
"Io sono un giocatore che si prende le sue responsabilità: in campo amo stare nel vivo della manovra, tocco la palla tante volte, mi faccio vedere dai compagni. Insomma, non voglio fare una specie di promozione di me stesso, però le mie qualità si vedono e sono consapevole di poter essere utile a tante squadre. Sono anche nell’età giusta: un centrocampista dà il meglio tra i 27 e i 32 anni".
la situazione allo spezia si è complicata con il cambio di proprietà.
"Avevo capito che la situazione si stava ingarbugliando a gennaio. Con la vecchia società, comunque, avremmo trovato un accordo. Dopo la cessione del club, invece, ho capito che la mia esperienza allo Spezia si sarebbe conclusa alla fine della scorsa stagione."
"Ho vissuto male questa situazione perché per lo Spezia ho dato il massimo, non me l’aspettavo. Ma sono orgoglioso di non aver tirato indietro la gamba neanche una volta e di non essermi mai tirato fuori. Sono molto legato al club e alla città, dove ho tanti amici".
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