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1 - SONO MATTI ANCHE I NAPOLETANI A LAMENTARSI DI HIGUAIN
Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”
Fatte le dovute proporzioni, anche la follia dei napoletani è abbastanza allarmante. Sono fuori dalla divina grazia perché Higuain ha ceduto ai corteggiamenti della Juventus e se ne è andato a Torino; gli danno del traditore. Premetto, non sono juventino ma atalantino ossia tifo per la squadra che fu privata di Jepson negli anni Cinquanta. Manco a dirlo fu comprato da Lauro che battè il record della spesa: cento milioni, all'epoca una fortuna.
Altro primato napoletano, trenta anni dopo, si registrò con Savoldi, il primo giocatore la cui valutazione superò il miliardo di lire, anche costui bergamasco benchè adottato dal Bologna. Non è finita. Terzo record. Riguarda Maradona, pagato dai partenopei la bellezza di 15 miliardi. Che titoli hanno i tifosi dell' asinello per sgridare Higuain perché avrebbe tradito la piazza azzurra attratto dai denari, gli stessi denari che il Napoli usò per sedurre altri campioni da ingaggiare? Chi la fa, l' aspetti. È il mercato bellezza. Non è lecito rimproverare al prossimo ciò che perdoniamo a noi stessi. I napoletani continuino pure a fottere, ma cessino di chiagnere.
2 - NAPOLI, SORRIDI HAI SOLDI E SARRI
Franco Ordine per “il Giornale”
Adesso tocca al Napoli, tocca a De Laurentiis e a Sarri. Chi immagina che il Napoli e i suoi tifosi debbano tentare il suicidio collettivo per la partenza di Higuain forse commette un errore. Proviamo a fornire qualche motivo per combattere la depressione:
1) il Pipita ha collezionato un numero di gol da record storico difficilmente replicabile e non certo per demerito della Juve, è la legge dei grandi numeri;
2) la sua stagione, con la coda della coppa America persa malamente in finale, è stata lunga e faticosa, complicata da molti viaggi cui non ha fatto seguito un adeguato riposo;
3) se con Benitez in panchina Higuain è stato uno dei tanti bomber mentre con Sarri è diventato il re del gol italiano, il merito sta nel gioco del tecnico napoletano. Perciò adesso tocca a presidente e allenatore del Napoli fare la loro parte. Come? Utilizzando la montagna di soldi per trasformare la partenza di Higuain in una potenziale risorsa.
È già successo in passato in epoche diverse con la Juve di Moggi (ceduto Zidane al Real, in cambio arrivarono Buffon, Nedved e Thuram) e con l' Inter di Moratti poi destinata al triplete grazie alla cessione di Ibra (70 mln più Eto' o) rimpiazzato con Milito, Thiago Motta, Lucio e Sneijder. Se è già successo si può immaginare una replica ma a condizione che il Napoli non sbagli una sola mossa.
A cominciare dalla filosofia che deve governare il suo mercato immaginando non più modesti rinforzi per la panchina (Tonelli e Giaccherini) utili in qualche occasione, ma talenti capaci di dare il cambio a Callejon, Insigne, Hamsik, Giorginho, Kulibaly, Reina e Hysaj senza far crollare la cifra tecnica della squadra. Al resto provvederà Sarri: il gioco non si compra alle bancarelle e vale più di ogni altro campione.
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