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1. SUL VENTOUX E’ IL FINIMONDO
Manca circa un chilometro all'arrivo del Ventoux, 12ª tappa del Tour (vinta dal belga De Gendt), quando succede il finimondo. La maglia gialla Chris Froome viene fermata da un episodio che ha dell'incredibile. Una moto delle riprese, rimasta imbottigliata nella calca dei tifosi, frena bruscamente. Richie Porte, Bauke Mollema e Froome ci finiscono contro.
La bici del britannico si rompe e lui, in un primo momento, si mette a correre verso la vetta, mentre Porte e Mollema riescono a ripartire. Il leader di Sky riceve una bici di riserva dal cambio ruote, ma non riesce a pedalare ed è costretto ad attendere l'ammiraglia. Nel frattempo viene ripreso da Quintana e da tutti i rivali che era riuscito a staccare.
All'arrivo, ha 49'' di ritardo dal colombiano. La maglia gialla andrebbe a Yates (che alla mattina era secondo in classifica con 28'' di ritardo), ma c'è l'intervento della giuria che accredita a Froome i distacchi maturati al momento dell'incidente. Il britannico resta così in testa e accresce il divario dagli avversari: Yates è a 47'', Mollema a 56'' e Quintana a 1'01''.
2. LA REAZIONI
"Non ho mai visto una cosa del genere in vita mia" dice attonito Romain Bardet. "Non mi spiego cosa stia succedendo in questo Tour", gli fa eco Purito Rodriguez, arrabbiato.
Eppure entrambi, subito dopo la tappa, prima di conoscere le decision della giuria, sono stati involontariamente beneficiati dal tamponamento della moto della tv nel finale della salita del Mont Ventoux quando Chris Froome è rimasto a piedi. Ma non hanno esitato a essere critici con quanto successo. Intanto lo stesso Froome ha twittato di attendere decisioni dalla giuria poi ha cinguettato: "Ancora in maglia gialla".
TROPPA GENTE — "È stata un giornata difficile - ha detto Bardet riferendosi al finale di tappa-. C'erano troppe moto e troppa gente, non era sicuro. Non ho mai visto una cosa del genere in vita mia". E Rodriguez: "C'era tantissima gente, qualcuno ha creato problemi".
COSA CHE CAPITANO — È stata difficile anche la tappa Fabio Aru che ha dovuto cambiare tre volte la bicicletta: "Ho trovato Froome a 700 metri dall'arrivo, non so cosa sia successo. Dispiace sono cose che capitano nel ciclismo. L'importante è reagire bene quando succedono certe cose. Io oggi ho avuto diversi problemi ma ho mantenuto la calma e ho avuto sangue freddo. Quando c'è sintonia con la squadra tutto è più facile, anche reagire alle avversità".
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