FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Filippo Bonsignore per “Il Corriere della Sera”
Otto ore di angoscia, poi il sollievo. Sono le 19 italiane quando per Carlos Tevez finisce l’incubo: il papà adottivo Segundo, vittima di un sequestro-lampo, è stato liberato. «Si trova in buone condizioni» assicura Gustavo Galasso, l’avvocato della famiglia del campione della Juventus.
La notizia ha raggiunto l’Apache in ritiro nel primo pomeriggio. Uno choc che ha spinto il numero 10 bianconero a lasciare Vinovo per organizzare rapidamente la trasferta in Argentina in modo da seguire da vicino l’evolversi del sequestro. Alle sette di sera, il lieto fine e il cambio di programma: Tevez è rimasto a Torino. Non giocherà l’amichevole di questa sera a Cesena, ma resterà ad allenarsi da solo in attesa del rientro della squadra.
Nelle ore concitate del sequestro, le notizie sono state contrastanti. A cominciare dall’identità stessa dell’uomo. Inizialmente si era parlato di Juan Alberto Cabral, padre naturale del giocatore. Successivamente si è capito che si trattava di Segundo Tevez, lo zio che ha fatto da padre adottivo a Carlitos durante la sua infanzia difficile e da cui il calciatore ha preso il cognome.
In base alle ricostruzioni, tutto è successo all’alba, attorno alle cinque del mattino quando Segundo Tevez è stato avvicinato da tre persone mentre era a bordo della sua auto a Moron, località nella zona ovest di Buenos Aires. E qui le versioni sui media argentini divergono, tra chi all’inizio parla di semplice tentativo di furto della macchina (ritrovata due ore più tardi nella zona di Villa Devoto), e chi azzarda che lo zio dell’Apache non fosse il reale obiettivo dei malviventi che hanno deciso il sequestro dopo averlo riconosciuto.
Fatto sta che alla famiglia sarebbero arrivate due telefonate con la richiesta del riscatto: 2 milioni di pesos, circa 200 mila euro. Attorno alle 19 italiane Segundo è stato liberato vicino a «Fuerte Apache», il quartiere popolare della capitale argentina dove Tevez è cresciuto. Le autorità argentine hanno confermato che è stato pagato un riscatto: secondo i media di 400 mila pesos, circa 36 mila euro.
Non ci sarà Carlitos, dunque, stasera a Cesena nel primo vero collaudo stagionale della Juventus. Massimiliano Allegri ha convocato anche i nazionali tornati lunedì ad allenarsi (saranno anche impiegati), ad eccezione di Buffon, Barzagli e Vidal. «Ho parlato con Arturo per conoscere le sue condizioni fisiche dopo l’operazione al ginocchio e il Mondiale, e l’ho trovato motivato e voglioso di restare. Vidal è fondamentale, la società ed io siamo felici che resti qui». In attesa dell’assalto del Manchester United, il tecnico punta deciso sul cileno e pensa agli obiettivi.
«Vincere il quarto scudetto di fila per i giocatori sarebbe eccezionale, io voglio vincere il secondo titolo con due società diverse. E poi vogliamo fare bene in Champions». Max è consapevole che «in questo mese di preparazione avremo delle difficoltà», spiega che non c’è «nulla da resettare» e che apporterà gradualmente «dei correttivi in un gruppo solido e con certezze di tre anni varianti nelle soluzioni offensive». Non teme il primo impatto allo stadio con i tifosi («È normale il contraccolpo dopo l’addio di Conte») e sa bene che i risultati faranno la differenza. «La legge è che se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi... completate voi la rima...». Sorrisi e sipario.
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