DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Gianni Mura per La Repubblica
Non è da Juve farsi rimontare con un uomo e un gol in più. Stabilito questo, resta da capire quanto sia da Juve vincere una partita già persa con due gol negli ultimi 3' regolamentari.
Il risultato, alla fine, dà ragione solo a lei, ma è molto crudele nei confronti dell' Inter. Che ha giocato più di 75' in 10, dopo l' espulsione di Vecino che farà molto discutere e che ha reso meno simpatico Orsato al pubblico interista.
Già che ci siamo, non ha sbagliato tantissimo, l' arbitro, di discutibile c' è solo l' allergia, manifestatasi tre volte, a mostrare il secondo giallo a Pjanic. Con quello che c' era in gioco, da una parte e dall' altra, era prevedibile che ne uscisse una partita così: aspra, molto fisica.
inter juve meme - mandzukic- icardi
A impressionare abbastanza è l' atteggiamento iniziale della Juve, che attacca nel primo quarto d' ora più di quanto non abbia fatto domenica scorsa col Napoli in 90' e in quel primo quarto d' ora trova il gol di Douglas Costa, sinistro su dormita di Cancelo e l' espulsione di Vecino.
Non ha molto da opporre l' Inter, almeno per il primo tempo, il secondo è tutta un' altra musica. L' Inter non ci sta a perdere e la Juve non riesce a chiuderla. Il pareggio di Icardi, di testa, è il premio al suo coraggioso attaccare.
Coraggioso e rischioso perché Higuain in contropiede butta via la più facile delle occasioni e dopo 2', come spesso succede, si paga l' errore: autogol di Barzagli, Inter galvanizzata, Juve in ginocchio. Dev' esserci stato un pasticcio nell' Inter, sembra che Icardi chieda di uscire al posto di Perisic, indicato dalla lavagnetta al 40'st. L' attaccante esce davvero, entra Santon per rinforzare la difesa e, dall' atteggiamento in panchina, sembra che Icardi non abbia per niente gradito questa mossa. E non ha ancora visto tutto: lui e tutta la San Siro interista restano di sale per l' inattesa rimonta, quando già molti vedevano lo scudetto partire verso il sud.
Autogol di Skriniar (molto sfortunato) su tiro di Cuadrado e per finire la testa di Higuain, come la testa di Koulibaly a Torino, decide il risultato. Espulso Allegri, entrato in campo per suonare l' ultima sveglia ai suoi che s' attardavano nei festeggiamenti. Si sarà capito che non era una Juve guarita, quella di San Siro, ma ha vinto e contava solo quello.
È un' iniezione di fiducia, dopo una settimana pesante, e può anche, in qualche misura, annacquare le velleità di sorpasso del Napoli. Un punto di vantaggio la Juve aveva, ieri ha visto le streghe, ma quel punto se l' è tenuto, anzi - almeno fino alla risposta di Firenze - ne ha quattro.
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