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Niccolo Zancan per “la Stampa”
A calcio gioca meglio la Roma, nessun dubbio. Infatti ha vinto 2-1 e si è qualificata dentro una serata gelida e triste. Una banana di gomma è stata lanciata in campo nel primo tempo contro Gervinho. Nel secondo, accendini e bottigliette contro l’arbitro e il guardalinee, colpevoli di aver espulso Micthell Te Vrede, un attaccante di riserva entrato duro sulla caviglia di Manolas. Partita sospesa per quindici minuti, poi ripresa in un clima pessimo. E c’era molta preoccupazione per la lunga notte degli hooligans delusi.
Il calcio ha avuto poco a che fare con Roma e Feyenoord. Ma questa trasferta resta comunque istruttiva. La lezione è questa: non si discute con un poliziotto olandese. Se hai un tubo in valigia, per quanto sia di plastica, prima di andare allo stadio vieni portato in commissariato. Se hai dei guanti con le nocche rinforzate, è il caso che tu venga identificato immediatamente. Così come se urli «duce, duce!» e sputi contro un operatore della tv: la partita può aspettare.
È stata una giornata esemplare. A prevenire guai, demarcare spazi, cercare di fare rispettare le regole. La temuta vendetta vandalica, dopo lo scempio perpetrato dagli hooligans olandesi nel centro di Roma, non c’è stata. Il risultato finale alle 23 di ieri era il seguente: nessun danneggiamento, zero incidenti, 18 arrestati per il tempo della partita, di cui 17 sono tifosi del Feyenoord.
Certo, molti ultrà della Roma sono stati tenuti in consegna dalla polizia per più di due ore. Fabrizio Grassetti, presidente dell’unione tifosi romanisti, è arrivato a dichiarare: «Siamo stati deportati e schedati dalle forze dell’ordine olandesi». Identificati, controllati, rilasciati dopo due ore. E un motivo c’è.
Secondo fonti di intelligence, avrebbero cercato di arrivare a Rotterdam anche alcuni ultrà romanisti già «daspati». Tifosi violenti, che in Italia hanno il divieto di entrare allo stadio. Ecco perché l’aereo atterrato alle 11 di ieri mattina ad Amsterdam è stato accolto da duecento agenti olandesi. Erano sotto la scaletta, con due pullman. Hanno controllato e fotografato tutti.
«Ci hanno costretti a fare pipì contro un albero in aperta campagna», ha raccontato uno di loro. «Ci hanno lasciati senza acqua e senza cibo. Trattati come bestie». Ottantatré tifosi della Roma sono stati portati in commissariato, proprio davanti allo stadio De Quit. Ma rilasciati in tempo per vedere la partita.
Gara bruttissima, clima incivile. La notte dirà il bilancio definitivo. Ma già alle 11 di mattina, un poliziotto a cavallo spiegava la filosofia di base: «Abbiamo questo volantino con le regole. Lo distribuiamo a tutti i tifosi, della Roma e del Feyenoord. Chi si sposta di un centimetro dalla legalità, viene arrestato immediatamente».
FEYENOORD ROMA
BANANA GERVINHO 1
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