ibrahimovic

IBRACADABRA! “SONO MOLTO PIU’ CATTIVO, NON SONO AL MILAN PER FARE LA MASCOTTE" – ZLATAN SHOW ALLA PRESENTAZIONE: "HO RICEVUTO PIÙ RICHIESTE A 38 ANNI CHE A 28. QUANDO SONO ANDATO VIA DAL MILAN L'HO FATTO SENZA IL MIO VOLERE". E POI: "SE STO IN CAMPO PER NON DARE RISULTATI NON SERVE A NIENTE, IO NON HO PERSO LA PASSIONE PER QUELLO CHE FACCIO" - VIDEO

Marco Fallisi per gazzetta.it

 

ibrahimovic

Ha promesso di fare saltare ancora la gente di San Siro, intanto ha cominciato a fare saltare i tifosi sotto Casa Milan: erano in centinaia ad aspettarlo sotto la sede rossonera e Zlatan Ibrahimovic non ha tradito le attese, salutandoli con la maglia numero 21 in mano e un sorriso grande così stampato sulla faccia, mentre la musica diffusa dalle casse si mescolava ai cori da stadio e i fuochi d’artificio completavano il quadro del grande ritorno.

 

Prima del bagno di folla, Ibra si è presentato alla stampa da neomilanista, per la seconda volta in carriera: battute, slogan e una gran voglia di tornare sul campo hanno riempito un’ora davanti ai microfoni della sala conferenze.

"Avevo voglia di adrenalina e al Milan non si può dire di no. È un club a cui voglio bene, nel 2012 non volevo andarmene. Quando ho deciso? Dopo l’ultima partita coi Galaxy mi ha chiamato Maldini, abbiamo parlato un po’ e poi ho chiacchierato anche con Boban. Un anno fa mi aveva cercato Leonardo ma non mi sentivo ancora pronto per fare la differenza in Italia, avevo un solo campionato di Mls nelle gambe dopo l’infortunio. Ora mi sento vivo, più che vivo".

ibrahimovic pioli

 

OBIETTIVI

"Si pensa a una partita alla volta, sono qui per aiutare la squadra e migliorarla: non sarà uno sprint da centometristi ma una maratona. Questo è l’obiettivo collettivo, quello personale è di divertirmi in campo. Ho voglia di sentire l’erba e la pressione dello stadio: se mi fischieranno aumenterà l’adrenalina, e a fine partita applaudiranno".

 

SORRISI

Il meglio, Ibra lo regala con le battute. Gli highlights: "Dopo la sconfitta di Bergamo le chiamate sono aumentate…". "Se ora che sono padre di due bambini e mi allenerò con compagni molto giovani sarò più buono o più cattivo? Molto più cattivo!". "So perfettamente che non posso giocare come quando avevo 28 anni, ma i giocatori intelligenti sanno come gestirsi: si può correre meno e tirare di più da 40 metri…". "Nel 2012 mi sono trovato bene con Nocerino? Lui si è trovato bene con me!".

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FORMA

Infine, il campo, chiodo fisso di Zlatan da quando ha deciso di tornare al Milan: "Io mi sento pronto, in questi mesi mi sono allenato tanto. Non ho toccato il pallone, ma quello è l’ultimo dei problemi. Non sono qui per fare la mascotte". E mentre il Cfo Boban ricorda che l’operazione Ibra non deve distrarre la squadra dalla situazione deludente dalla quale si riparte in questo 2020 – "non dimentichiamoci di Bergamo" −, Ibra lancia la sfida anche alla storia. A chi gli chiede dei grandi ex che hanno fatto flop una volta tornati al Milan, risponde così: "Io non ho perso la passione per quello che faccio".

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