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INIZIAMO BENE: HAMILTON DEBUTTA CON LO SCAZZO – IL PILOTA BRITANNICO, ARRIVATO SOLO DECIMO NEL GRAN PREMIO D’AUSTRALIA, HA POLEMIZZATO VIA RADIO CON IL BOX FERRARI: “MI AVEVANO DETTO CHE LA PIOGGIA SAREBBE DURATA POCO, MA NON MI HANNO AVVERTITO CHE C’ERA ALTRA PIOGGIA IN ARRIVO. ABBIAMO PERSO UNA GRANDE OCCASIONE” –  LA REPLICA SECCATA DI HAMILTON ALL’INGEGNERE DI PISTA RICCARDO ADAMI: “LASCIA FARE A ME...”

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Estratto dell’articolo di Daniele Sparisci per www.corriere.it

 

LEWIS HAMILTON - FERRARI

Nel Gp Australia Hamilton ha comunicazioni difficili con il suo ingegnere di pista Riccardo Adami. Prima chiede di essere lasciato in pace («Lascia fare a me»), poi è seccato quando resta fuori con le gomme da asciutto:«Ma non doveva piovere poco?»

 

[...] Si aspettava di dover faticare nell’adattamento alla Rossa, ma sperava meno. Lewis si è sfogato contro gli strateghi che non lo hanno avvertito sull’intensità della pioggia. Ma prim’ancora dalle conversazioni via radio sono emerse le difficoltà di comprensione della macchina e distanza sulle modalità di comunicazione.

 

LA FERRARI DI LEWIS HAMILTON - GP DI AUSTRALIA

Nella prima fase della corsa, quando resta imbottigliato dietro ad Albon, Riccardo Adami, che è stato ingegnere di pista di Vettel e Sainz, gli dice di usare il «K1». Si tratta di una modalità di regolazione dell’energia della batteria, in fase di sorpasso fornisce uno spunto migliore. Replica: «Lo so, lasciami fare».

 

Il dialogo va avanti con Adami che insiste: «Prova il K1, anche soltanto per fare pratica. Lo so che è difficile…». Lewis sembra spazientirsi: «Non sono abbastanza vicino, non sono vicino. Lascia fare a me». Che è un po’ l’equivalente del celebre  «Just leave me alone»  di Kimi Raikkonen, l’ultimo campione del mondo del Cavallino.

 

LEWIS HAMILTON - FERRARI

Poi, dopo due mesi di tenerezze e complimenti, Lewis rivolge la prima critica alla squadra quando viene lasciato sotto l’acqua con le gomme da asciutto nell’azzardo (impossibile) di conquistare un podio (era secondo) o anche di più. È la parte finale della corsa: uno scroscio violento si abbatte sull’Albert Park e Piastri finisce sull’erba. «Mi avevano detto che la pioggia sarebbe durata poco, così ho provato a resistere visto che il resto del tracciato era asciutto. Ma non mi hanno avvertito che c’era altra pioggia in arrivo».

 

LA FERRARI DI LEWIS HAMILTON - GP DI AUSTRALIA

In quei momenti concitati interviene via radio, è seccato: «Pensavo di aver capito che non sarebbe arrivata molta pioggia, giusto? Abbiamo perso una grande occasione…». La Red Bull legge meglio la situazione e Verstappen viene richiamato al pit-stop al giro 46, i ferraristi in quello successivo quando ormai la situazione è compromessa.

 

Appena sceso dalla macchina Hamilton ha spiegato di essere contento di «non essere finito contro il muro: non avevo un minimo di confidenza, cambierò la prossima settimana assetti e bilanciamento. Erano le condizioni peggiori per cominciare, non avevo mai guidato la Ferrari sotto la pioggia e si comporta in maniera molto diversa».

 

LA FERRARI DI LEWIS HAMILTON - GP DI AUSTRALIA

Vero, ma da un sette volte campione del mondo ci si aspettava qualcosa in più di un decimo posto: al primo vero esame è nella fase dei tutorial. Il baronetto fa capire anche come intende lavorare: «Riccardo (Adami ndr) è stato bravo, ci stiamo conoscendo un po’ alla volta. Non sono uno che ama ricevere tante informazioni in gara. A meno che non ne abbia bisogno, allora le chiedo». [...]

LA FERRARI DI LEWIS HAMILTON - GP DI AUSTRALIA