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HABEMUS PAPAM E ANCHE FEDERER – INTERNAZIONALI AL VIA CON LA BENEDIZIONE DEL PAPA CHE TUONA CONTRO IL DOPING – NESSUN FORFAIT: FEDERER C’E’ – LEA PERICOLI: “LA PENNETTA E’ LA FIGLIA CHE AVREI VOLUTO AVERE. IL LIBRO DEL PAPA’ DI AGASSI? UNA BELLA OPERAZIONE COMMERCIALE”

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Francesco Persili per “Dagospia”

 

Federer-DjokovicFederer-Djokovic

Habemus papam e anche Roger Federer. La 72esima edizione degli Internazionali BNL 2015 si apre con la benedizione di papa Francesco al tennis italiano in Vaticano e l’applauso liberatorio del “Pietrangeli” durante il sorteggio all’annuncio di Federer, di cui si temeva il forfait all’ultimo minuto. Tutte le strade portano al Foro: l’inatteso ko a Madrid contro Kyrgios ha convinto Roger a venire a Roma, dove non ha mai vinto.

 

Erano in settemila in mattinata ad ascoltare il monito antidoping di Bergoglio che ha ricevuto in regalo dal presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, una racchetta e una battuta: “E’ vestito come un tennista”. C’era anche la madrina del tennis italiano, Lea Pericoli, che a Dagospia racconta l’emozione del suo incontro con il pontefice: «Ho amato anche Wojtyla ma papa Francesco è una persona stupenda, molto popolare, che ha umanizzato la Chiesa». Dall’amor sacro all’amor profano.

 

murraymurray

La divina Lea si gode l’affetto travolgente del Foro: autografi, selfie, e poi quella mattonella celebrativa su viale delle Olimpiadi: c’è anche lei, con Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, tra i fantastici quattro del tennis nella “Walk of Fame” dello sport italiano.

 

«Una grande soddisfazione per me essere stata inserita a fianco di campioni tanto prestigiosi», Lea Pericoli riavvolge il nastro della sua storia: «Ho dovuto lavorare per pagarmi il lusso di giocare a tennis. Mio padre aveva perso tutto e con le racchette non si guadagnava una lira. Era un altro mondo…».

 

Passione e sacrifici, culotte e gonnelline. Un’icona di stile. La grande bellezza del tennis italiano ha qualche erede? «Oggi la struttura fisica delle donne è cambiata, non si possono fare paragoni, ognuna è figlia della sua epoca ma Flavia Pennetta è la figlia che avrei voluto avere. Elegante, carina e gioca molto bene a tennis…»

 

PENNETTA PENNETTA

Qualche metro più in là impazzano i commenti sui sorteggi. I devoti di Federer già fantasticano su un possibile incrocio in semifinale con Nadal, in crescita di condizione dopo gli infortuni che lo hanno tormentato ad inizio stagione. Il numero 1 Djokovic, invece, prima di Murray rischia di incrociare nei quarti col samurai Nishikori che è avversario ostico per chiunque. In campo femminile, la corsa di Sara Errani verso un’altra finale è ostruita da un ostacolo chiamato Serena Williams: negli ottavi, infatti, potrebbe andare in scena la rivincita della finale dell’anno scorso.

 

CAMILA GIORGI CAMILA GIORGI

Esordio non facile per Camila Giorgi contro la Jankovic e per la Pennetta che se la vedrà con la promettente Svitolina. «Sarà un torneo molto aperto sia in campo maschile che in quello femminile – certifica Lea Pericoli - Ci può scappare una sorpresa. Magari un italiano. Fognini ha dimostrato di poter battere tutti. E anche la Pennetta può farcela».

 

camila giorgi camila giorgi

Grandi campioni, incassi record, musica, mondanità. E una sfilata di coach che sul campo della Grand Stand Arena si ritrovano per il Simposio internazionale organizzato dalla FIT. Con il guru del tennis mondiale Nick Bollettieri, ci sono anche il ct dell’Italtennis Corrado Barazzutti e il coach della Errani, Pablo Lozano, che racconta i segreti dell’intensità «bestiale» di “Sarita” «iper-competitiva anche quando gioca alla Playstation».

 

Si parla di metodi di allenamento, didattica tennistica, formazione. Meglio un maestro di tennis o il genitore coach? Il papà di Agassi nella sua biografia, “Indoor”, rivendica l’importanza di un genitore nella crescita tennistica di un figlio e afferma di non essere mai riuscito a capire cosa possa fare un allenatore per migliorare un tennista tra i primi dieci al mondo. Dal Jim Pierce, padre di Mary, ex campionessa WTA, che prese a pugni due tifosi e fu escluso da tutti gli incontri del circuito, al papà di Jennifer Capriati fino a Peter Graf: di genitori “incombenti” è punteggiata la storia del tennis. Il successo di un figlio dipende il più delle volte da loro? Sono i genitori i migliori insegnanti di tennis?

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«Meglio i coach, sono più obiettivi. Ogni genitore pensa di avere in casa un genio come Federer. Come si dice? Ogni scarafone è bello a mamma sua, e anche a papà suo», Lea Pericoli non ha dubbi anche sulla risposta letteraria di Mike Agassi al figlio: «Una bella operazione commerciale»…

 

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