giorgia meloni benjain netanyahu

“ISRAELE SBAGLIA, LA SITUAZIONE A GAZA È DRAMMATICA E INGIUSTIFICABILE” - GIORGIA MELONI SPIEGA DI AVER AVUTO “TELEFONATE DIFFICILI” CON NETANYAHU MA NON CONDANNA ESPLICITAMENTE IL PREMIER ISRAELIANO A DIFFERENZA DI ALTRI CAPI DI GOVERNO (IERI TEL AVIV HA CONVOCATO L’AMBASCIATORE SPAGNOLO DOPO LE PAROLE DI PEDRO SANCHEZ) – E QUANDO CONTE CHIAMA IL “TUTTI IN PIEDI” IN SEGNO DI SOLIDARIETÀ A GAZA, LA MELONI RESTA SEDUTA – VIDEO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Giacomo Salvini per il Fatto Quotidiano – Estratti

GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU

 

Sola, senza i vice. Antonio Tajani è ad Antalya per il vertice Nato, Matteo Salvini le preferisce gli Internazionali di tennis. (...)

 

Dunque Giorgia Meloni si presenta alla Camera scura in volto. Deve rispondere al premier time. La spina più grossa è quella su Israele.

 

Sta in silenzio, o quasi, da giorni, nonostante i piani di invasione di Gaza, gli attacchi a ospedali e obiettivi civili e il blocco degli aiuti alimentari nella Striscia.

 

GIORGIA MELONI - QUESTION TIME ALLA CAMERA

A chiederle di prendere una posizione, da “madre”, e di condannare Netanyahu è Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi e Sinistra. (...)

 

La premier, per la prima volta, prende le distanze dalle mosse del governo israeliano: “Non abbiamo condiviso diverse scelte e non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori”, spiega Meloni aggiungendo di aver avuto anche telefonate “difficili” con Netanyahu. Insomma, la situazione a Gaza è “drammatica e ingiustificabile”.

 

GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU

Una mossa per restare in scia con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha ignorato Tel Aviv nella sua visita in Medio Oriente. Ma resta il minimo indispensabile, per le opposizioni.

 

Sia perché non c’è alcuna condanna esplicita del premier israeliano Netanyahu come altri capi di governo (ieri Tel Aviv ha convocato l’ambasciatore spagnolo dopo le parole di Pedro Sanchez), sia perché Meloni dice di non voler richiamare l’ambasciatore.

 

 A questo si aggiunge che quando il leader del M5S Giuseppe Conte chiama il “tutti in piedi” in segno di solidarietà a Gaza, si alzano solo i deputati di centrosinistra mentre quelli della maggioranza, premier e ministri restano seduti.

giorgia meloni question time alla camera - foto lapresse

BENJAMIN NETANYAHU E GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGIBENJAMIN NETANYAHU E GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGIGIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU 1